Vv Ff a Drizzona,
Silla: “Mai coinvolti.
Ma se ne può parlare”
Nella foto, a sinistra Claudio Silla e Ivana Cavazzini
I documenti sono già stati spediti al Ministero degli Interni. Le adesioni raccolte e catalogate. Ora non resta che attendere l’approvazione della proposta di realizzare a Drizzona una caserma dei Vigili del Fuoco. Stabile e volontari sono già stati individuati. E laddove non potranno arrivare i comuni che hanno detto sì, verrà percorsa la strada del sostegno da parte dei privati. Serve pazienza, una decina di giorni d’attesa e poi si saprà.
Un fronte della vicenda però resta aperto, o meglio, da sondare: Ivana Cavazzini, sindaco di Drizzona e prima referente dell’iniziativa, aveva chiesto il coinvolgimento di Casalmaggiore, per ampliare il bacino d’utenza della caserma e abbassare il contributo pro capite (stimato in 1€ per abitante, a fronte di una prima adesione di 27 comuni).
“Possiamo parlarne”: spiega il primo cittadino casalese Claudio Silla, precisando che “per il momento non abbiamo ricevuto alcuna richiesta di coinvolgimento in questo progetto e fermo restando la storia di un territorio, quello dell’Oglio Po, che in un’ottica di integrazione ha visto nell’ultimo decennio Casalmaggiore ragionare in accordo con Viadana, anche per quanto riguarda la caserma dei Vigili del Fuoco”.
“Rispetto a dieci anni fa – spiega Silla -, quando era importante portare i servizi sul proprio territorio, oggi c’è la consapevolezza che la gestioni di quei servizi, prima a carico di enti superiori, finisca col gravare sulle casse comunali. Ecco perché, in un’ottica di ottimizzazione dei costi e di condivisione delle spese, sarebbe importante migliorare le capacità di pianificazione territoriale. E questa non vuole essere una critica, solo una constatazione”.
Simone Arrighi
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