Politica

Le minoranze unite
per riportare
Casalmaggiore al centro

Confronto serrato, incontri con la cittadinanza, programmi condivisi, volontà di trovare qualche compromesso e di accertare margini di manovra in caso di divergenza di vedute: non è una vera e propria rivoluzione, ma è sicuramente una notizia che scuote l’ambiente politico casalese, o meglio casalasco.

Il comunicato scritto a sei mani – Carlo Gardani del Listone, Filippo Bongiovanni della Lega Nord, Orlando Ferroni di Casalmaggiore per la Libertà, ossia le tre minoranze – non impone, precisiamolo subito, che le tre forze politiche si uniscano e nel 2014 presentino un unico candidato. Nessun matrimonio, dunque, se è questo che qualcuno pensa. Ma una volontà di unire le forze sì. A grandi linee è un allargamento di orizzonti rispetto al progetto che il Listone, negli ultimi mesi, ha messo in campo, organizzando a casa Lana a Vicomoscano incontri ai quali tutte le forze politiche, e in primis i cittadini, erano invitati, senza preconcetti o tagliandi partitici.

Un progetto che mira al dialogo e all’apertura, ma che, nello stesso tempo, è una sorta di j’accuse all’amministrazione Silla: Casalmaggiore deve tornare al centro, deve cioè tornare capoluogo del Casalasco, come è sempre stato. Ultimamente, secondo le tre minoranze, Casalmaggiore è rimasto un po’ fuori dai giochi, vedi caserma dei Vigili del Fuoco di Drizzona, forse per paura di rompere alleanza, immobilizzato in una stasi amministrativa. Per questo, seguendo tale tesi, le minoranze vogliono ora rilanciare il riscatto del comune maggiorino: e riprendere il mano un patto per il Casalasco, che peraltro il Listone firmò e presentò nei mesi scorsi.

Pur ricalcando alcune linee guida dello spirito dell’iniziativa lanciata dalla forza fondata nel 2008 a Sanguigna, il nuovo patto si pone inizialmente come un progetto politico nuovo, che riassume e sintetizza la paternità dei tre gruppi in campo. Ferroni negli ultimi giorni aveva precisato di voler cercare il dialogo, anche con forze di sinistra; Bongiovanni non si era ancora espresso apertamente, ma lo fa ora; Gardani da sempre aveva ribadito di essere “per” e non “contro”, come del resto è scritto nel manifesto del Listone.

Resta da capire come la cittadinanza accoglierà questa novità: come noto, la politica vive anche di vecchi pregiudizi e, come diceva Giorgio Gaber in uno dei suoi ultimi capolavori, l’ideologia tra Destra e Sinistra sembra resistere ancora, magari nutrendosi, qualche volta, solamente di maschere.

Questo, comunque, a scanso di equivoci, il testo del comunicato, scarno ma abbastanza denso di significati: sin qui sono parole, in attesa di essere tramutate in fatti, e incontri, concreti nei prossimi appuntamenti organizzati dalle tre forze di minoranza congiunte. Più che una rivoluzione, un cambio di prospettive: che però non può passare inosservato a dieci mesi dalla scadenza elettorale.

“Prima delle ferie estive i gruppi di minoranza si sono ritrovati per fare il punto della situazione politica del comune di Casalmaggiore. Dopo lunga discussione è emerso l’intento di lavorare uniti per un programma comune, aperto all’appoggio di idee di gruppi civici o politici o anche di singole persone che intendono darsi da fare per il territorio. L’obiettivo più sentito è quello di far ritornare Casalmaggiore ad essere il capoluogo del Casalasco. Da settembre incomincerà una serie di incontri a cadenza fissa, aperti a tutta la popolazione per lavorare ad un programma condiviso.

Il Listone

Lega Nord

Casalmaggiore per la Libertà”

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