Nuova caserma dei
Vigili del Fuoco a Drizzona:
lunedì il summit decisivo
Nella foto, Vigili del Fuoco e a destra l’area industriale di Drizzona
L’immobile c’è e sarebbe anche pronto, a Drizzona, in zona industriale, via dei Platani 640, con accesso diretto alla via Mantova. C’è pure l’auspicio di tutti, anche (e forse soprattutto) dopo il nubifragio di due settimane fa. Manca solo il sì degli amministratori locali per avviare l’iter burocratico e realizzare la prima centrale dei Vigili del Fuoco in territorio casalasco, la seconda nel comprensorio Oglio Po dopo quella di Viadana. Lunedì, i rappresentanti dei comuni coinvolti nel progetto sono convocati a Motta Baluffi, alle 17,30: siamo alla stretta finale, serve una risposta definitiva e se la maggioranza (come pare) dovesse propendere per il sì il cerchio si chiuderebbe.
Il Ministero dell’Interno da tempo ha individuato nella zona di Piadena l’area ideale per il possibile distaccamento dei Vigili del Fuoco a carattere volontaristico. Il progetto “Soccorso Italia in 20 minuti” prevede proprio questo: far sì che ogni località possa essere raggiunta in 20’ dai Vv Ff in caso di emergenza. E tra Viadana, Mantova e Cremona, un’ampia fetta di territorio rimaneva scoperta. Questa fetta, individuata inizialmente in dieci comuni, si è poi ampliata.
La domanda al Ministero è stata inviata dall’unione dei comuni di Piadena e Drizzona, nel cui ambito territoriale è stata individuata la possibile sede, già dotata delle strutture necessarie e con accesso diretto ad un arteria stradale importante come la via Mantova. Un’istanza che da subito ottenne l’appoggio della Direzione del Dipartimento dei Vigili del Fuoco della Lombardia ed il Comando Provinciale di Cremona.
Il passo successivo fu il coinvolgimento di altri comuni, al fine di ridurre i costi di gestione di un tale servizio. A Ca d’Andrea, Calvatone, Casteldidone, Drizzona, Isola Dovarese, Pessina Cremonese, Piadena, Rivarolo del Re, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Solarolo Rainerio, Tornata, Torre de’ Picenardi e Voltido, si sono aggiunti Acquanegra sul Chiese, Bozzolo, Canneto sull’Oglio, Casalromano, Gussola, Mariana Mantovana, Martignana di Po, Motta Baluffi, Rivarolo Mantovano, San Martino dall’Argine, Scandolara Ravara, Spineda e Torricella del Pizzo.
Ventisette comuni uniti per un’unica causa: la creazione di una caserma dei Vigili del Fuoco. Un’unione che fa la forza e permette agli amministratori di reggere all’impatto delle spese di gestione del servizio: diluendo i costi su un bacino d’utenza così ampio, la spesa stimata sarebbe di un euro per abitante.
Il sì all’operazione è già arrivato da qualche comune, ma non è detto che tutte le 27 amministrazioni coinvolte accettino in maniera definitiva. Lunedì, dopo il summit di Motta Baluffi, si saprà qualcosa di più. Il gruppo di volontari, intanto, è già stato individuato.
Vanni Raineri
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