6mila campanili,
Bordo propone
pure Casalmaggiore
Il cosiddetto Decreto del Fare è passato mercoledì pomeriggio alla prova della fiducia alla Camera dei Deputati. Tuttavia, prima della conversione definitiva, dovranno essere discussi ben 251 emendamenti proposti dalle minoranze, che, come spesso accade, difficilmente passeranno. Solo dopo il DL 69/13 diventerà, mediante una nuova votazione, legge a tutti gli effetti.
Tra gli emendamenti proposti, ve ne è uno, proposto dal Deputato cremasco di Sel Franco Bordo, che riguarda da vicino Casalmaggiore. Riguarda il programma “6000 campanili”, che interessa già, nelle premesse e senza emendamenti, quasi tutti i comuni del casalasco, ossia i comuni sotto i 5mila abitanti. Bordo ha suggerito di inserire anche comuni più popolosi, tra i quali appunto anche Casalmaggiore.
“Ho il piacere di segnalare” scrive Bordo in una lettera al sindaco Claudio Silla “che il DL 69/13, cosiddetto “Decreto del fare”, in fase di conversione in Legge da parte della Camera dei Deputati, all’art. 18 comma 9 prevede un Fondo per l’importo di 100 milioni di euro per l’anno 2014, destinato alla realizzazione del primo programma “6000 campanili”, concernente interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici, ovvero di realizzazione e manutenzione di reti viarie nonché di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio, per progetti non inferiori a 500mila euro e non superiori a 1 milione. Tale fondo è riservato ai comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti.
A questa norma, che ritengo positiva, ho ritenuto opportuno presentare un emendamento come primo firmatario, che prevede di aggiungere il comma 9bis, in cui si propone, senza oneri aggiuntivi per lo Stato, di creare un fondo analogo a quello previsto per il programma “6000 campanili”, per comuni tra i 5001 e i 50mila abitanti.
Altri emendamenti, che condivido, chiedono di abbassare l’importo minimo dell’opera a 250-300mila euro. Sarà mia cura tenere informati i Comuni in merito all’andamento del dispositivo di legge che verrà assunto dal Parlamento”.
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