“Non ha lasciato che
il denaro lo raffreddasse”
Addio a Disraeli
Si sono tenuti a Roncadello i funerali dell’imprenditore Gianni Disraeli, morto improvvisamente all’età di 77 anni domenica mattina all’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. Impregnate di rispetto e deferenza le parole di don Marco Bosio il quale, pur non avendolo conosciuto di persona, ne aveva appreso le grandi doti di generosità e altruismo.
“Gianni è stato un grande uomo non solo per le sue capacità imprenditoriali ma perché non aveva permesso che il denaro ne raffreddasse il cuore” ha pronunciato il sacerdote durante l’omelia. Frasi di elogio pure nei riguardi della moglie Zaira, che aveva assistito amorevolmente il marito durante i momenti della malattia. Anche il past governatore del Lions Gabriele Pezzini, gruppo al quale Disraeli era associato, ha espresso frasi di elogio nei riguardi dello scomparso la cui appartenenza nel Lions di Sabbioneta aveva significato, per 40 anni, una costante e puntuale materializzazione di quelli che erano gli obiettivi del Club. Prima della messa qualche casalese ha ricordato – esempio lampante di piccola ma importante generosità – come, ai tempi dell’amministrazione Orioli, per la quale Disraeli era stato consigliere, lo stesso Gianni portasse grandi teglie di focaccia genovese alla Casa al Mare di Forte dei Marmi, di proprietà del comune di Casalmaggiore, per i bambini lì ospitati.
Con la scomparsa di Disraeli se ne è andato un autentico pioniere del commercio dalla Cina dove negli anni ’60 aveva iniziato a recarsi per acquistare cesti e oggetti in vimini da lavorare e distribuire poi in tutta Italia. Il feretro al termine della Messa è stato accompagnato al cimitero di Roncadello per la sepoltura nella cappella di famiglia.
Rosario Pisani
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