Nubifragio “scoperchia”
eternit: ad Agoiolo
cimitero chiuso
La signora che porta fiori ad un caro defunto, un po’ ci resta male alla vista di quel lucchetto. “Ma come? Non l’hanno ancora riaperto”. Anche questo può accadere, dopo i problemi dei giorni scorsi.
Non solo l’agricoltura infatti ha subito pesanti danni a causa del nubifragio di sabato, anche se, senza dubbio, questo è il campo che più degli altri ha subito conseguenze drammatiche, specie per alcune aziende. Una storia curiosa arriva però da Agoiolo, piccola frazione di Casalmaggiore, dove proprio da sabato il locale cimitero è chiuso.
La porta è serrata con un lucchetto ben visibile dall’esterno e a chiunque voglia portare visita, con una preghiera o un fiore ad un congiunto ormai defunto, l’ingresso è dunque vietato, anche se dall’esterno è possibile osservare il problema sorto nelle ultime ore.
Come si collega infatti questo disagio, protrattosi fino ad oggi, con il nubifragio di sabato? E’ presto detto: la bufera di grandine e vento abbattutasi sul casalasco e sul cremonese ha scoperchiato il tetto di una delle cappellette di famiglia che compongono il lato più lungo del cimitero. Il problema è che la copertura della cappelletta era realizzata in eternit, materiale incriminato in quanto contenente amianto, che negli ultimi anni è stato rimosso e smaltito un po’ ovunque. Non sulla cappelletta in questione, però: il vento ha fatto sì che l’eternit si spargesse un po’ ovunque per il cimitero. Briciole potenzialmente nocive per la salute, che si possono osservare anche stando al di là del cancello di ingresso.
Così, dopo le segnalazioni del caso, il comune di Casalmaggiore ha deciso di intervenire, chiudendo lo spazio al pubblico e chiamando una ditta locale per la bonifica. Bonifica che, per inciso, dovrebbe avvenire nella giornata di giovedì, dopo qualche giorno di ritardo. Si tratta di un’operazione di smaltimento che non dovrebbe durare molto. Ecco perché nelle prossime ore il cimitero di Agoiolo potrebbe essere riaperto. Per la soddisfazione della signora della quale abbiamo parlato in incipit. E chiaramente in attesa che il tetto della famosa cappelletta venga poi risistemato del tutto.
Giovanni Gardani
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