Cultura

Confronto fra tre continenti
con l’ambasciatore
italiano in Zambia

Nella foto, da sinistra Daccò, Stringhini e Troletti

Ha solo 45 anni, ma l’esperienza diplomatica accumulata gli consente già di analizzare diversi aspetti di Continenti lontani quali Europa, Sudamerica e Africa. Si tratta del parmense Pier Mario Daccò, ospite mercoledì sera al ristorante La Clochette di Solarolo Rainerio di una conviviale che ha unito i Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po e Piadena Oglio Chiese, presieduti rispettivamente da Leonardo Stringhini e Manlio Troletti.

Il dottor Daccò è stato console in Argentina e consigliere d’ambasciata in Brasile, poi in Africa segretario d’ambasciata in Nigeria ed oggi, da oltre un anno, ambasciatore in Zambia con accreditamenti secondari in Botswana e Malawi. Inoltre ha prestato servizio per la Nato.

Forte di queste esperienze che lo hanno trattenuto spesso lontano dalle zone di origine, riesce non solo ad analizzare la realtà di paesi in forte sviluppo, ma anche ad illustrare come il declino del nostro paese è visto oltre l’Atlantino ed il Mediterraneo.

Il tema della serata non poteva  che essere “Confronto tra la realtà europea, africana e latino-americana”. In non più di mezzora il giovane ambasciatore ha efficacemente relazionato su vari aspetti di quelle terre lontane.  Lo Zambia in particolare, come il Brasile, è un paese giovane, e fa parte di quelli che oggi vengono chiamati efficacemente “I 7 leoni d’Africa”, vale a dire i 7 paesi della crescente economia africana, assieme a Sudafrica, Costa d’Avorio, Ghana, Kenya, Nigeria e Tanzania. Qui l’avvento della Cina nel doppio ruolo di investitore e consumatore ha stimolato la ripresa, aiutata da una stabile situazione politica. Tutti paesi ricchissimi di risorse naturali. Anzi, come ha detto Daccò proprio la dipendenza dalla produzione mineraria, che rappresenta l’80% della sua economia, è un limite per lo Zambia, che dovrebbe diversificare. L’Italia, presente fino agli anni Ottanta nel settore delle infrastrutture (la più grande diga del paese è made in Italy), dà segnali confortanti di ritorno, e la nostra immagine laggiù è assai positiva. Il fatto che nel paese africano solo il 20% delle terre fertili sia sfruttato dà l’idea dell’enorme potenziale di crescita. Quanto al Brasile, l’espansione lì dura da anni, grazie alle riforme economiche di Cardoso e alle politiche sociali del suo successore Lula. L’odierna crisi non ha quasi toccato il Brasile, ma le recenti proteste popolari (in occasione della Confederations Cup di calcio), che non vengono dal basso ma convolgono la classe media hanno evidenziato un sistema di infrastrutture che non tiene il passo con lo sviluppo dei redditi.

Daccò ha invitato tutti coloro che risiedono nel nostro territorio, imprenditori ma anche turisti, a visitare lo Zambia, passando attraverso la sua ambasciata. Quindi è iniziata la serie di domande da parte dei presenti, tra i quali il Capitano della Compagnia di Carabinieri di Viadana Alessandro Zelasio e il presidente del nuovo Rotaract Piadena Casalmaggiore Asola Melania Tabaglio, presente con alcuni soci. FOTOGALLERY

Vanni Raineri

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