Cronaca

Casa Zani, Ferroni
all’attacco. E Borghesi
bandisce lo streaming

Orlando Ferroni insiste. Secondo lui Casa Zani, in questo momento, non può essere accettata dal comune di Casalmaggiore, neppure come forma di donazione. E, legata alla questione di Casa Zani, emerge pure un’interrogazione sullo streaming presentata dal vicesindaco Luigi Borghesi, che rischia di alimentare una polemica nella polemica.

“A freddo, dopo alcune riflessioni e parlando con la nostra gente, i nostri sostenitori” spiega Orlando Ferroni “sono sempre più convinto della mia teoria. Abbiamo ottenuto degli incartamenti dal comune e abbiamo scoperto nuovi particolari della donazione, che erano stati tenuti nascosti in consiglio. Ebbene, posso dire che, anche senza fare grandi cose, quell’immobile richiede una ristrutturazione che va dai 400mila ai 600mila euro. Garantisco che queste sono le cifre da sborsare e questo dato è significativo e, credo, sufficiente a darmi ragione. Se per iniziare un’attività culturale devi spendere tutti questi soldi, beh, allora è meglio rinunciare e investire in ciclabili, strade, in una piscina coperta o in una palestra. Santa Chiara, il teatro, i musei, sono tutte attività culturali in perdita. La gente ha capito il nostro discorso. Un conto è ricevere la casa e poterla utilizzare come meglio si crede, magari prevedendo uno spazio per gli uffici comunali o la protezione civile. Ma se la donazione presuppone una scelta già presa e votata solo alla cultura, allora abbiamo le mani legate”.

Per onore e completezza di cronaca, precisiamo che Ferroni sceglie di non elencare le opere che, a suo avviso, andrebbero effettuate preliminarmente, una volta ricevuta Casa Zani in dono dal Maestro. Poi però il consigliere passa alla seconda questione, quella dello streaming. “Tutti avete sentito” dice “il sindaco Silla che ha urlato al sottoscritto di vergognarsi. Ebbene, così facendo dice di vergognarsi anche ai mille cittadini di Casalmaggiore che mi hanno votato”.

Non solo: nel primo pomeriggio è infatti spuntata una interrogazione del vicesindaco Luigi Borghesi che, nel proporre al sindaco di sottoscrivere una lettera di scuse indirizzata al Maestro Zani, propone anche al primo cittadino Claudio Silla di revocare lo streaming del consiglio a Casalmaggiore per la Libertà, visto l’uso, a detta del vicesindaco, strumentale dello stesso da parte del gruppo. Un punto che aprirà il prossimo consiglio comunale casalese, giovedì prossimo alle 19.30. Ferroni attacca proprio su questo punto. “Hanno paura della trasparenza, perché fa male. Hanno fatto credere ai cittadini tutto quello che hanno voluto, sinora. Ora con la trasparenza la verità emerge. Capisco se fossimo andati a modificare fatti e parole, ma lo streaming è uno specchio e come tale non deforma. Senza streaming avrebbero potuto farci passare per i cattivi di turno, invece così si è visto benissimo che il presidente del consiglio si è permesso di dire falsità. A detta sua avrei aggredito a parole il Maestro Zani e questo non è vero. Lo streaming va difeso non solo da parte del mio gruppo: è un bene per tutti i cittadini che non entrano in consiglio”.

Giovanni Gardani

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