Caos politico a Viadana:
senza fiducia sul bilancio,
Penazzi può lasciare
Quando i componenti di una famiglia si trovano in disaccordo, a farne le spese notoriamente è l’armonia dell’intero nucleo con tutte le conseguenze che ne derivano.
L’esempio è perfettamente applicabile oggi al comune di Viadana dove la tormentata diatriba all’interno del Pd sta portando a conseguenze drammatiche per l’intera amministrazione comunale, il cui sindaco Girogio Penazzi nel week end ha lasciato intendere di voler mollare tutto se il bilancio di previsione 2013 non dovesse ottenere la sospirata fiducia.
Alla base delle divergenze ci sono sopratutto le due anime dei Democratici, divisi in fazioni che non parlano fra loro e travasano i dissidi interni in aula consiliare, con idee differenti o addirittura opposte. Il capogruppo Pd Paolo Zanazzi e l’ex capogruppo del medesimo partito Cesarina Baracca sono in costante diatriba in Consiglio. Riavvolgendo il nastro dell’ultima seduta, si scopre inoltre che il consigliere Daniele Mozzi, chiamato ad assicurare il sostegno alla maggioranza, se è invece assentato per presenziare ad una festa popolare, mentre Silvio Perteghella si è astenuto dal votare per ragioni che nessuno gli ha fatto motivare in aula.
In mezzo a questo caotico tatticismo il sindaco Penazzi è in forte disagio e medita di lasciare tutto e ritornare nel suo ufficio da commercialista dove il sistema del lavoro segue un raziocinio ed una responsabilità del tutto differente.
Rosario Pisani
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