Migliaia di pecore
devastano una zona
protetta: nessuno interviene
Nella fotogallery, le immagini della transumanza non autorizzata in golena
L’area è di competenza del comune di Roccabianca, per la precisione fa parte della frazione di Stagno anche se si trova a nord rispetto al corso del fiume Po. E’ una Zps, zona di protezione speciale perché posta lungo le rotte di migrazione dell’avifauna: vi nidificano aironi, fagiani e alcune specie protette come il martin pescatore. Non solo: è un’area boschiva rigogliosa, a due passi dal fiume e dalla lanca del Ronchetto, che a sua volta rientra nella competenza comunale di Motta Baluffi.
Questa Zps, da due settimane, viene sfruttata per il pascolo non autorizzato di pecore, circa duemila capi, che la transumanza la fanno in golena, dove non si potrebbe. In una ventina di giorni, può bastare un gregge per devastare l’intera zona. La situazione si ripete ormai da anni in questo periodo (due mesi a cavallo fra giugno, luglio e agosto): ne sono a conoscenza i comuni di Motta Baluffi e Roccabianca, con le rispettive polizie municipali. Il primo non interviene perché, anche se la zona è a nord del fiume, è comunque di competenza parmense. Il secondo, che fa riferimento alla polizia municipale della Terre Verdiane, pare non avere invece i mezzi per poter raggiungere l’area dalla sponda sud del fiume. Servirebbe una barca per attraversare il Po, oppure un fuoristrada per avvicinarsi via terra.
Il problema è aggravato dal fatto che migliaia di pecore al pascolo, oltre a devastare una zona di protezione speciale, portano le zecche e contaminano l’ambiente. Le stesse pecore vengono portate dai pastori ad abbeverarsi a Po, come dimostrano le immagini scattate dalla sponda sud del fiume. Alcuni di questi capi vengono addirittura ritrovati morti nell’acqua del grande fiume.
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