Feste e turismo

Bufera Pro Loco
Da Tenca pesanti critiche,
Frassanito si dimette

Nella foto un momento della serata di ieri dei Giovedì d’Estate

Proprio nel giorno in cui la Pro Loco incassa i primi complimenti per il primo Giovedì d’Estate (riuscito, a giudicare dalla più che discreta presenza di persone sul Listone e della varietà di proposte nella serata Food and Fit), deflagra una clamorosa bomba proprio in seno all’associazione casalese.

Una notizia, come detto, clamorosa, perché le critiche sono interne e arrivano in particolare da un esponente di spicco della stessa Pro Loco, il consigliere Giampietro Tenca, noto per i suoi molti volumi con poesie e trattati sul dialetto maggiorino nonché membro più votato nelle ultime elezioni del consiglio direttivo. Tenca ha attaccato con una relazione durissima la presentazione del bilancio della stessa Pro Loco. Conti, a suo dire, in rosso e una gestione poco democratica. “Mi addolora un po’ – scrive Tenca, e mai come in questo caso “carta canta” – dopo oltre 40 anni di appartenenza a questa Associazione, dover intervenire questa sera (il riferimento è alla presentazione del bilancio, ndr), ma credo sia doveroso informare i soci presenti su certi comportamenti che non sono consoni né al nostro Statuto né alla democrazia in generale. Sulla gestione della nostra Associazione, da tempo, grava un grosso macigno: nel Consiglio Direttivo, che è l’organo decisionale più importante, le cariche più influenti sono detenute da tre membri che appartengono allo stesso gruppo famigliare (Presidente, Vicepresidente e un Consigliere nominato dall’Amministrazione comunale). A mio parere questa è una cosa anomala perché la gestione della Pro Loco di Casalmaggiore sarà sempre condizionata, volenti o nolenti, da questa ingombrante parentela”.

“Qualche tempo fa” prosegue poi Tenca “avevo inviato personalmente al signor Presidente (Marco Vallari, ndr) due mail dettagliate nelle quali evidenziavo il problema e gli inconvenienti che ne derivavano, ma il signor Presidente, forse ritenendomi un visionario, non mi ha mai dato una risposta almeno interlocutoria. Certamente non ricordava il vecchio proverbio che recita chiedere è lecito e rispondere è cortesia”.

L’appunto sul bilancio è forse il più puntuale, da parte del consigliere: “Nell’organizzazione della futura Fiera di Piazza Spagna sono stati inseriti spettacoli, con costi ampiamente fuori mercato, che peseranno sul nostro già precario bilancio. Io avevo proposto che, per ogni spettacolo di un certo impegno finanziario, si chiedesse, come fanno da ogni parte, il preventivo almeno a due diverse Agenzie per valutare poi la miglior offerta, ma il Presidente ha ignorato deliberatamente la proposta evitando di metterla ai voti in Consiglio. La dimenticanza s’è verificata anche in altri casi, quando erano stati proposti spettacoli praticamente a costo zero, proposte regolarmente cestinate senza nemmeno discuterle. Nella scelta degli spettacoli della prossima Fiera di Piazza Spagna, in molti casi il Presidente ha dichiarato di aver scelto lui personalmente determinate manifestazioni, dimenticandosi però che non ha nessuna facoltà di prendere autonomamente decisioni così impegnative finanziariamente e che esulano dall’Amministrazione ordinaria, perché l’unico organo deliberante è il Consiglio Direttivo (leggersi lo Statuto). Considero che questo comportamento vada ad inficiare l’esistenza stessa del Consiglio Direttivo che, a questo punto, se la cosa dovesse perdurare, non ha più nessuna ragione di riunirsi”.

Tenca ha parole all’apparenza meno dure per Licinio Valenti, anche se pure in questo caso non manca qualche affondo. “Pur riconoscendo al Vicepresidente l’impegno sempre dimostrato, devo purtroppo anche dire che, non fidandosi di nessuno, ha sempre accentrato su di se tutta la gestione della nostra Associazione. Ha sempre influito negativamente anche sulla scelta dei componenti del Consiglio Direttivo, preferendo far eleggere bravissime persone, che però dovevano limitarsi a fare gli operai e mai a pensare, perché le persone che potevano proporre nuove idee avrebbero poi intralciato la sua gestione e quindi erano solo dei potenziali “rompiballe”. Questa Pro Loco proponendo, spesso in fotocopia, molte manifestazioni ormai stantie e logorate dal tempo, si autoesclude dal mondo del domani, ed anche in Consiglio Direttivo devono essere immessi volti nuovi, quelli di coloro che hanno idee, magari da “rompiballe”, ma che propongono novità. Altrimenti in un paio d’anni, sottolinea Tenca, che poi rivela di essersi astenuto sul bilancio “la Pro Loco di Casalmaggiore morirà e quindi bisogna avere il coraggio di cambiare subito. Non avendo poi mai avuto, malgrado sia un Consigliere in carica, la possibilità di incidere sulla formazione di questo Bilancio, mi limiterò “bonariamente” ad astenermi”.

L’attacco di Tenca, pur essendo il più importante in virtù dell’importanza della figura e del carisma del consigliere, non è l’unico. Luca Zanichelli si era tempo fa dimesso, anche se ora questa decisione dovrebbe essere rientrata, mentre sono certe le dimissioni di Franco Frassanito, altro nome di spicco, in quanto fa parte dell’associazione Commercianti ed è titolare dello storico Bar Centrale, posto proprio in fregio alla stessa sede della Pro Loco. “Scrivo per comunicarvi le mie dimissioni da Consigliere della Pro Loco – annuncia Frassanito, sempre in una lettera scritta – e ciò è dovuto a problemi di tempo e ad incompatibilità di vedute gestionali. L’impressione che si ha venendo alle riunioni è che tutto quel che avviene sia già stato deciso, senza tener conto delle idee e delle proposte altrui. Ai consiglieri non spetta altro che accettare il più delle volte senza mai aprir bocca. Non è possibile che come è avvenuto nelle ultime riunioni ci si senta dire “Io avrei deciso”. Io, e credo tanti altri non l’abbiamo mai fatto! Pretendo che anche quello che propongo venga messo ai voti democraticamente e non lasciato scivolare via fingendo interesse. Tutto questo non avviene mai. Il programma della Fiera di Piazza Spagna è stato deciso da un solo gruppo (nomi, date e costi). Tutto questo è veramente sconcertante… Come ho avuto modo di dire altre volte la Pro Loco di Casalmaggiore copia male quello che le altre Pro Loco fanno bene”.

Frassanito poi rincara. “Sicuramente non metto in discussione il lavoro fisico svolto (che io per impegni di lavoro non ho mai potuto sostenere) che però non è tutto. Ognuno deve fare quel che è capace di fare. La mia opinione è che questa Pro Loco non abbia futuro. Non si è mai cercato un dialogo ed una collaborazione con forze nuove che assicurassero un ricambio generazionale. Altre Pro Loco, meno importanti della nostra, ci umiliano con le loro iniziative. E’ tutto un fatto di mentalità e di idee. Ero rientrato con entusiasmo, ma ho capito subito che non c’era proprio la voglia di cambiare”.

La risposta da parte del presidente Marco Vallari è per il momento rinviata. “Siamo impegnati nell’organizzazione dei Giovedì d’Estate e le nostre forze, per adesso, sono concentrate qui. Tuttavia ci riserviamo di “studiare” per bene queste critiche e di rispondere in modo puntuale e circostanziato nei prossimi giorni”.

Una bomba esplosa, dunque, che non può essere ignorata nonostante la bella risposta della cittadinanza nella prima puntata dei Giovedì d’Estate. Una bomba che, di questo si può essere certi, non cesserà la sua eco nei prossimi giorni.

Giovanni Gardani

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