Cronaca

Eridanea, furti a raffica
nella nuova palestra:
i soci chiedono sicurezza

Inaugurata meno di tre mesi fa, la nuova palestra dell’Eridanea è già oggetto di discussione: non per colpe specifiche della società canottieri, sia chiaro, ma per le cattive intenzioni di qualcuno. Una raffica di furti, nelle ultime settimane, con l’arrivo della bella stagione e dunque la maggiore partecipazione dei soci alle attività della società, ha spinto diversi iscritti derubati a sporgere denuncia ai carabinieri prima, ai vertici della canottieri poi.

L’ultimo caso risale allo scorso weekend: uno dei soci, dopo la normale attività in palestra, ha lasciato lo zainetto nella stanza accanto ai vari box doccia. Il tempo di un rinfrescante risciacquo dopo la fatica e, poi, all’uscita, lo zainetto c’era ancora, ma parte del contenuto era sparito. In particolare un cellulare di nuova generazione non era più al suo posto, sottratto dal malintenzionato di turno. La denuncia sporta ai carabinieri potrebbe aiutare nella ricerca, dato che questi apparecchi contengono codici che potrebbero portare all’individuazione satellitare del luogo in cui l’oggetto si trova.

Resta la sgradita sensazione di una forte violazione della privacy e di furtarelli, magari di poche centinaia di euro, che alla lunga iniziano ad indispettire anche i soci più pazienti. Nel tempo sono stati rubati cellulari, come detto, ma anche soldi e persino alcuni vestiti. “Ci sentiamo assediati dai ladri” rivelano alcuni clienti della nuova palestra, che però non se ne stanno con le mani in mani e lanciano un invito ai vertici della società. “Dato che la nuova palestra è ad accesso più facile rispetto alla vecchia struttura (come noto, la sede principale dell’Eridanea, con piscine, ha accesso regolato dai badge, ndr) chiediamo che vengano installate delle telecamere di sicurezza o comunque che il badge venga utilizzato anche per la nuova struttura. In questo modo, anche nel caso in cui dovessero essere i soci stessi a rubare, le uscite e le entrate sarebbero registrate e sarebbe più facile arrivare quantomeno ad un sospetto”.

Nell’ultimo caso prima riportato, a sparire è stato come detto un cellulare ma non, curiosamente, il portafoglio, che pure si trovava a pochi centimetri dall’apparecchio: un vero e proprio colpo “arraffa e scappa” e purtroppo non è il primo. Sperando, tuttavia, che possa essere l’ultimo.

Giovanni Gardani

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