Bologna, trovato
morto il casalese
Alessandro Menozzi
Un giovane, classe 1973, Alessandro Menozzi, originario di Casalmaggiore, dove ha vissuto fino a pochi mesi fa, è stato trovato morto giovedì pomeriggio nell’appartamento di Bologna dove era domiciliato, in via Calzolari, zona Arcoveggio. Nel capoluogo emiliano il 39enne lavorava come Operatore Socio Sanitario presso il Policlinico Sant’Orsola.
La madre del ragazzo e l’attuale marito della donna (Alessandro era nato da un precedente matrimonio), assieme all’altro figlio della coppia, si sono recati venerdì a Bologna.
Una drammatica vicenda che non ha mancato di suscitare sgomento nella zona casalasca, tra Casalmaggiore e Ponteterra, dove la sua famiglia, originaria sempre del comune casalese, abita da qualche anno.
Secondo la ricostruzione fornita dai Carabinieri di Bologna, Alessandro è rientrato al lavoro martedì sera. Non si è presentato al lavoro né mercoledì né giovedì, suscitando i sospetti di un’infermiera che lavorava con lui. Dopo la segnalazione alle forze dell’ordine, giovedì sera i Vigili del Fuoco di Bologna hanno forzato la porta della casa in cui viveva Alessandro, trovandolo riverso sul letto, privo di vita. Stando a quanto riportato dai Carabinieri, non sono state riscontrate né effrazioni sulle porte né segni di violenza sul corpo.
La salma verrà sottoposta ad autopsia e sono in corso le indagini all’interno dell’appartamento: in particolare verrà esaminato un bicchiere contente residui di vino rosso.
Alessandro era molto conosciuto in zona, anche perché la madre e il marito della donna sono entrambi infermieri all’ospedale Oglio Po.
Davanti alla casa della madre, a Ponteterra, si trova un biglietto, lasciato da un’amica, che testimonia la vicinanza di tutto un paese, e di tutto un territorio, alla famiglia per la tragica sorte del ragazzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA