Rubano un camion
carico di vino,
poi lo abbandonano
Nella foto, la motrice ritrovata a Ragazzola di Roccabianca
Indagini a pieno ritmo, da parte degli inquirenti, sull’una e sull’altra sponda del Po, in seguito al furto di un camion carico di vini avvenuto sabato a Cicognara, frazione di Viadana.
La vicenda ha preso il via sabato mattina, attorno alle 8, quando ignoti sono saliti sul mezzo pesante, parcheggiato in via Aldo Moro, a due passi dal campo sportivo. Hanno frantumato un finestrino e, una volta entrati, hanno messo in moto il camion dandosi alla fuga verso l’Emilia.
Nelle ore immediatamente successive il proprietario del mezzo ha presentato denuncia ai carabinieri di Viadana ma, nel frattempo, alla banda che aveva compiuto il furto qualcosa si è inceppato.
Infatti, a Parma, grazie anche alle segnalazioni di alcuni cittadini, è stato ritrovato, dagli uomini della Questura, il container, integro, con tutto il vino ancora ben accatastato e sigillato all’interno. Poco più di ventiquattro ore più tardi, ad una quarantina di chilometri da Parma e, precisamente, a Ragazzola di Roccabianca, su un ponte situato sul cavo Rigosa Vecchia, lungo la provinciale Diolo–Ragazzola, è stata ritrovata, abbandonata, la motrice dai carabinieri del paese, agli ordini del maresciallo Maurizio Ampollini.
Motrice, rimorchio e contenuto sono stati tutti resi al proprietario ma, al momento, sono in corso numerose e capillari indagini da parte degli inquirenti. Tanti sono gli interrogativi di una vicenda ora tinta di giallo. Uno su tutti: perché, a furto riuscito, abbandonare prima un rimorchio e poi la motrice? Ma anche, che cosa si è inceppato nel progetto dei malviventi? Da dove venivano? A chi era destinato il contenuto del container? Tante sono le supposizioni.
In particolare si presume che una seconda motrice, “pulita” (e quindi non rubata) probabilmente, fosse destinata a raggiungere ed a portarsi via il container. Ma, a quanto pare, l’azione è stata disturbata dalle segnalazioni dei cittadini. I quali, in città a Parma, avrebbero visto anche alcune persone scendere dal camion per poi allontanarsi in fretta e furia a bordo di due distinte auto. E’ quindi probabile che una prima banda sia riuscita a compiere il furto ed una seconda, forse composta dallo stesso basista, non sia riuscita a portarlo a termine prendendosi il carico di vini. Si tratta naturalmente di semplici ipotesi, che potranno trovare una risposta chiara solo a fine indagini. Indagini che ora sono in corso. Con gli inquirenti che non lasciano trapelare nulla.
Paolo Panni
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