Ferreri e Bongiovanni
fuori dall’Udc:
probabili querele
L’espulsione di Domenico Ferreri e di Giuseppe Bongiovanni, consiglieri comunali di Viadana, dall’Udc non ha mancato di sollevare polemiche e polveroni. Carlo Bottani, segretario provinciale Udc ha reso nota la decisione tramite una lettera protocollata che di seguito riportiamo per esteso: “Con la presente sono a comunicare la decisione assunta dalla segreteria provinciale sentito, anche, il parere dei componenti della commissione Provinciale di Garanzia dell’Unione di Centro di Mantova. Esaminata la documentazione agli atti e a seguito dei reiterati comportamenti amministrativi e politici assunti, Domenico Ferreri e Giuseppe Bongiovanni sono da noi considerati fuori dal Partito. Di conseguenza Ferreri decade dall’incarico di capogruppo consiliare Udc del Comune di Viadana e da componente del Comitato Provinciale. Si invita pertanto i soggetti in questione ad astenersi di parlare in nome e per conto del partito dell’Unione di Centro e si vieta l’utilizzo del simbolo sia in consiglio comunale che fuori”.
Domenico Ferreri non si arrende, tuttavia. “Prima di tutto voglio leggere la lettera per bene, anche perché l’espulsione avviene per motivi che non riconosciamo come validi. Nel senso che noi non abbiamo mai tradito la linea del partito. Abbiano intenzione, se sarà il caso, di querelare Bottani, perché non ci meritavamo tale trattamento tramite questo atto epistolare”.
Ferreri attacca ancora. “A essere contrari al partito e alle sue linee guida non siamo Bongiovanni e io, bensì chi, come Anzola, si è avvicinato troppo al Partito Democratico. Siamo noi a fare battaglia per mantenere puri i dettami dell’Udc, noi non ci siamo spostati da quello che abbiamo sempre ritenuto giusto. Vedremo, comunque, chi appoggerà Anzola ancora alle prossime amministrative, dato che ha sostenuto una linea contraria a quella progettata insieme in campagna elettorale. Lì verrà fuori qualche bella novità”.
Non entra invece in polemica Giorgio Penazzi, sindaco di Viadana. “Preferisco non commentare, mi limito ad analizzare dati di fatto: la coalizione c’era e c’è ancora ma non sempre va d’accordo e questo mi fa rimanere con una punta di amaro, sempre. Quelle emerse dalla lettera di Bottani sono dinamiche di partito e io con i partiti collaboro, ma non ci metto becco. Quel che so è che le regole vanno rispettate e se ognuno fa la propria campagna elettorale in consiglio è un problema: remare nella stessa direzione nel rispetto di maggioranza e minoranza dovrebbe essere il desiderio di tutti”.
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