Po finalmente fermo:
Amici del Po aperti,
“sortie” a Fossacaprara
Nella fotogallery alcune immagini scattate oggi tra Fossacaprara e Casalmaggiore
La situazione della piena del Po finalmente volge al meglio: dalle 16 di questo pomeriggio il livello delle acqua è fermo a 5,54, pochi centimetri al di sotto di quel 5,60 che rappresenta la soglia di allarme o meglio, in termine tecnico, di criticità elevata.
E’ arrivata oggi, come previsto, la terza piena di primavera, ma per fortuna si è rivelata, sin qui, una piena-lampo, più rapida della precedente e per questo meno pericolosa: meglio non sottovalutare l’imprevedibilità della natura, ma l’impressione è che tutto si stia normalizzando e che presto il Po potrà tornare alla sua “solita” dimensione.
Segnali incoraggianti, da questo punto di vista, arriva ad esempio dagli Amici del Po; alle ore 19 i consiglieri sono stati convocati dal presidente Paolo Antonini per decidere se applicare le porte stagne al bar, con cucina, della struttura: decisione da prendere in tempi brevi, a causa proprio dell’innalzamento del livello dell’acqua, giunto ormai alle soglie del bar stesso e capace di coprire per intero il campo da basket adiacente.
“Abbiamo deciso di non chiudere il bar e ci prendiamo ogni responsabilità” ha spiegato Antonini “. Abbiamo ancora 25 centimetri di “franco” e siamo tranquilli, perché, dopo avere parlato con l’ingegner Marco La Veglia di Aipo, abbiamo convenuto che l’onda di piena è ormai esaurita: l’acqua da tre ore non cala ma nemmeno si alza, quindi siamo più sereni”.
Qualche problema, nel corso della giornata, si è verificato a Fossacaprara, frazione di Casalmaggiore: inizialmente alcune voci parlavano della comparsa di fontanili nel terreno di campagna, molto pericolosi. Si tratta di un fenomeno di “esplosione” dell’acqua che trova uno sfogo sotterraneo nel terreno e poi fuoriesce come una piccola fontana (da qui il nome). In realtà ad aprirsi nel terreno sono state alcune “sortie”, in termine tecnico surgive, fenomeno che si verifica quando il terreno è troppo zuppo d’acqua e non riesce più a trattenere il liquido. Allarme rientrato, insomma, anche se la prudenza raccomanda di aspettare la giornata di domani per poter tirare un sospiro di sollievo definitivo.
Giovanni Gardani
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