Da Tolosa a Istanbul
in bici, passando
per Casalmaggiore
Nella foto, il globetrotter in sella alla sua particolare bicicletta
Con l’inizio dell’estate si ritrovano sulle strade i cosidetti turisti ecologici, coloro che amano percorrere migliaia di chilometri a piedi o in bicicletta.
Tra i primi ad inaugurare questa specie di rito estivo è un giovane studente francese incontrato lunedì al tramonto sulla strada bassa che da Casalmaggiore conduce a Sabbioneta.
Impossibile non notarlo: il ragazzo procedeva in bicicletta in maniera insolita. Letteralmente sdraiato sul velocipede, teneva le gambe dove di solito si mettono le braccia. Tale posizione gli consente di ridurre la stanchezza perchè la schiena non deve stare curva per ore e ore rimanendo comodamente (si fa per dire) disteso in maniera orizzontale.
Tutto questo grazie ad una particolare elaborazione della bici dove al posto del manubrio ci sono i pedali.
“Sono uno studente francese, mi chiamo Arthur e vengo da Tolosa – racconta in un italiano comprensibile -. Sono diretto in Turchia dove conto di giungere entro due o tre mesi”. Proveniente da Cremona, il giovane era di passaggio a Casalmaggiore, in direzione Sabbioneta. Quindi Mantova, Lago di Garda e poi via verso est, con una media prefissata di almeno settanta chilometri al giorno.
Sul sellino, dove Arthur appoggia la testa invece dei glutei, il globetrotter francese ha legato il minimo indispensabile: un sacco a pelo, qualche accessorio di prima necessità come ad esempio un impermeabile, un fornellino per cucinare e la cartina geografica.
“No, non incontro rischi né difficoltà. Anzi la gente mi sorride e spesso mi dà delle indicazioni utili per il tragitto”.
Il giovane, che frequenta la Facoltà di Agraria ed ha 24 anni, dice di avere scelto questo particolare stile vacanziero per ragioni ecologiche, per godere maggiormente il panorama circostante e anche perchè il viaggio in questa maniera gli consente una profonda introspezione, pedalando nel silenzio della sua solitudine.
Rosario Pisani
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