Dai Paesi Bassi
alla… Bassa: un gioiello
per il Museo Amarcord

Nella foto, il grande organo da fiera acquistato da Ernesto Marchetti

Per portarlo nella Bassa dall’Olanda è stato necessario costruire un carrello apposito: ad imporlo le dimensioni, quattro metri per tre metri e mezzo, di quello che è già diventato uno dei pezzi più pregiati del Museo Amarcord di Torricella del Pizzo.

Ernesto Marchetti, che dello spazio espositivo è il curatore, ha dovuto percorrere circa 3000 chilometri per portare in patria un grande esemplare di organo da fiera targato Carl Frei, ovvero uno dei più celebri “organari” tedeschi che, insieme alla sua società olandese, creò questo tipo di enormi strumenti sulla scia di quanto imparato dai grandi costruttori francesi e italiani, in primis Gavioli. L’attività di Carl Frei ebbe inizio nel 1920 e si caratterizzò sia per le dimensioni degli strumenti meccanici realizzati, imponenti, che per le innovazioni tecniche introdotte.

Nello specifico, il grande organo da fiera acquistato da Marchetti venne creato a cavallo fra le due guerre. E’ in buonissimo stato: necessita solo di qualche piccolo intervento di restauro. Una volta pronto, troverà asilo in una sala tutta nuova del museo di musica meccanica Amarcord, sito all’interno del’Agriturismo Torretta.

Proprio gli strumenti musicali meccanici esposti a Torricella del Pizzo, esemplari realizzati fra 1830 e 1930, sono stati l’obiettivo della visita di alcuni docenti della sede cremonese della Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia. Carlo Bianchini e Pietro Zappalà hanno completato un tour presso il museo accompagnati da Marchetti e dal proprietario dell’Agriturismo Torretta, Gianfranco Fadani.

Stupiti dal patrimonio conservato nelle sale del museo, i docenti hanno elogiato l’iniziativa e non hanno escluso future collaborazioni con l’Università, oltre che il coinvolgimento in una prossima visita dell’esperta in materia Laura Mauri.

Simone Arrighi

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