Cronaca

Bocciato il progetto
per la lanterna
del Duomo casalese

Nella foto da destra il primo sopralluogo alla cupola del Duomo, un affresco interno del Morotto e la chiesa del Morotto

 

I lavori di ristrutturazione dopo i danni arrecati dal sisma di circa un anno fa alle principali chiese di Casalmaggiore dovranno molto probabilmente attendere. E’ questa la rivelazione di monsignor Achille Bonazzi, responsabile dei Beni artistici della Diocesi, dopo l’incontro di una settimana fa con il vescovo Dante Lafranconi, con il vicario generale monsignor Mario Marchesi e con l’economo diocesano monsignor Carlo Abbiati.

Tutto nasce, nel mese mariano, dall’annuncio dato al termine della messa domenicale in San Leonardo: il rosario, che da anni a Casalmaggiore veniva recitato nella chiesetta del Morotto, quest’anno si terrà in Santa Maria del Popolo, ovvero la chiesetta dell’ex ospedale. Questo perché il Morotto è ancora inagibile, in quanto danneggiato dalle scosse di terremoto che ha colpito l’Emilia e le province limitrofe quasi un anno fa.

Tuttavia, rivela don Bonazzi, ad oggi nessun progetto è arrivato per quanto concerne la stessa chiesetta nè per quanto riguarda la casa parrocchiale di San Leonardo, rimessa in sesto grazie ad alcuni lavori di manutenzione straordinaria ma non ancora in sicurezza a causa di qualche problema alle travi portanti. “La scelta dell’utilizzo dei fondi dell’8 per mille per l’anno 2013” rivela don Achille “è stata valutata in via preliminare e non definitiva la scorsa settimana: purtroppo al momento Casalmaggiore è fuori, perché non ci è stato prospettato alcun progetto di ristrutturazione per monumento o chiese”.

La premessa, infatti, per avanzare richieste e ottenere qualche forma di finanziamento è di consegnare alla Diocesi un progetto che sia autorizzato dalla Sovrintendenza. Quest’ultima ha 120 giorni a disposizione per approvare o meno gli incartamenti fatti pervenire. Quattro mesi, insomma, e il tempo stringe davvero per l’anno solare in corso. Perché… “A settembre” spiega monsignor Bonazzi “dovremo prendere una decisione definitiva, dopo la prima riunione preliminare, su come spendere i fondi dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica. Tante realtà hanno già un progetto autorizzato dalla Sovrintendenza, Casalmaggiore no. Dunque occorre fare in fretta, consapevoli che ovviamente ci sono delle priorità assegnate a chi si è portato avanti con il lavoro”.

Un progetto, in realtà, Casalmaggiore l’ha presentato. Riguarda la chiesa più importante, il Duomo. Per la precisione la sistemazione definitiva della lanterna sovrastante la cupola, che al momento è stata messa in sicurezza ma necessita di nuovi interventi. “Questo progetto” spiega don Bonazzi “non è stato accolto in via definitiva dalla responsabile, ossia la funzionaria addetta alla ristrutturazione post-terremoto Anna Maria Basso Bert, quindi perché il progetto venga accolto, occorre rivederlo non solo formalmente. So che era stato presentato dall’architetto Barbara Concari e dall’ingegner Aldo Gerevini, ma è necessaria una revisione, altrimenti il progetto viene considerato respinto”.

Il rischio reale, dunque, è che Casalmaggiore non vede neppure un euro per l’anno 2013 e che si debba attendere addirittura la fine del 2014 (in genere i fondi dell’8 per mille vengono stanziati a settembre). “Va detto che per i comuni terremotati, nei quali Casalmaggiore rientra, i tempi di accettazione sono spesso più brevi: qualche volta in un mese il progetto viene analizzato e approvato. Certo però il tempo è tiranno, come si suol dire. E anche per i fondi regionali servono progetto autorizzati che, al momento, mancano”.

Nel mentre, informazione di servizio, il santo rosario durante il mese mariano si terrà, come detto, alla chiesa dell’ex ospedale. Dove però c’è un altro problema, molto limitato in realtà. Il lucernario della chiesa infatti è coperto da una lastra di vetro che si è scheggiata: da lì si è creata un’infiltrazione d’acqua che, come sostengono molti fedeli, è abbastanza fastidiosa, tanto che sembra lasciar piovere dentro. L’Asl è già stata avvertita, anche se in questo caso una semplice rimozione con sostituzione della lastra di vetro dovrebbe bastare per lasciare tutti soddisfatti.

Giovanni Gardani

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