Bilancio, troppe tasse
e spese inutili.
Le minoranze attaccano
Nella foto, da sinistra: Gerevini e Bongiovanni (Lega), Casali e Rossi (Listone)
Minoranze critiche verso il bilancio consuntivo del 2012 presentato dalla maggioranza di Casalmaggiore. Matteo Rossi (Listone) e Filippo Bongiovanni (Lega Nord) hanno in particolare evidenziato che il comune sta in piedi e raggiunge il pareggio perché ha aumentato le tasse che i cittadini pagano. Orlando Ferroni (Casalmaggiore per la Libertà) ha invece parlato di bilancio poco trasparente. Da parte delle prime due forze in campo si lamenta anche scarso coinvolgimento.
MENO ASSESSORI
In particolare Bongiovanni ha ricordato che la Lega non ha fatto barricate in sede di preventivo 2012 ma che il preventivo 2013 da presentare a giugno dovrà cambiare registro: “Anche perché non siamo mai stati chiamati in causa, anche se avremmo potuto dare una mano all’amministrazione. Serve più fantasia: l’incidenza delle spese al personale sulla spesa corrente ad esempio è superiore al 40%, in Provincia siamo sotto il 30% (Bongiovanni è anche vicepresidente provinciale di Cremona, ndr). La spesa pro capite del cittadino nel 2010 era di 213 euro, oggi è aumentata di 185. Non è questa la direzione. Crediamo che si possa esigere qualcosa in più alcuni servizi essenziali: la mensa scolastico crea 2 euro di disavanzo giornaliero per utente, ad esempio. Altri servizi, come la Casa al mare, costano alla comunità: non vogliamo togliere, vogliamo capire se e come il comune è in grado di garantire gli stessi servizi. Sul bilancio poco da dire, è ordinaria amministrazione”. Poi la proposta. “Chiediamo al sindaco di ridurre la squadra di assessori, per dare un segnale in tempo di crisi come molti altri enti stanno facendo”.
TASSE RADDOPPIATE
Matteo Rossi, invece, ha ricordato l’impegno dell’amministrazione, su spinta delle minoranze, a ricalibrare il gettito fiscale nel momento in cui le entrate si fossero rivelate eccedenti. Poi il consigliere ha portato avanti un raffronto. “Nel 2008 dallo Stato sono sì arrivati 2milioni e 700mila euro, ma vanno calcolati anche i 516mila euro di trasferimento sull’Ici prima casa. Nel 2012, con i soldi presi in più dall’Imu rispetto alla previsione iniziale, quasi 800mila euro, si va a compensare il minore trasferimento statale: in realtà il comune ha ottenuto solo 2-300mila euro in meno rispetto al 2008, anche perché ha raddoppiato le aliquote Irpef da 0.2 a 0.4%. Tengo a precisare che i cittadini non pagano 3milioni e mezzo come dice il comune, perché una parte dell’Imu finisce nelle casse statali: i cittadini di Casalmaggiore dunque hanno pagato 4milioni e 900mila euro in totale di Imu, contro i 3milioni e mezzo di Ici. Avrei cominciato la presentazione del bilancio, come minimo, ringraziando i nostri cittadini per avere consentito il pareggio di bilancio”. Un altro dato, un altro confronto: “Nel 2008 (Rossi era assessore al Bilancio dell’amministrazione Toscani, ndr) l’incidenza delle tasse locali era di 3milioni di euro, pari al 31%; oggi l’incidenza è di 6milioni di euro, pari al 61%. Non voteremo a favore di questo bilancio, perché pesa troppo sulle tasche dei cittadini”.
Non ha invece partecipato al voto Orlando Ferroni. “C’è poca trasparenza in questo bilancio: formalmente è ineccepibile, ma ci sono voci da 70-100mila che vanno sotto il termine “varie”. Io, da consigliere, mi rifiuto di dover fare ricerche per capire come quei soldi sono stati spesi”.
SERVIZI GARANTITI
L’assessore ai Servizi Sociali Pierluigi Pasotto ha evidenziato l’importanza della scelta fatta dal comune: “Abbiamo mantenuto i servizi senza tagliare nulla”, mentre il sindaco Silla ha evidenziato la “fase di emergenza che il Paese sta affrontando”. “Noi però” ha evidenziato il sindaco “abbiamo subito posto le aliquote Imu senza ritoccarle, come hanno fatto da altre parti. Abbiamo annunciato subito le aliquote per evitare di sottostimarle. E non abbiamo tagliato alcun servizio: in qualche comune vicino, a fronte del taglio dei trasferimenti, sono stati tagliati asili comunali… E’ tutto dire. A Ferroni rispondo dicendo che il nostro bilancio è stato redatto con tutti i criteri fissati dal Ministero e che l’organo certificatore l’ha approvato in collegio sindacale: non può accusarci di non essere trasparenti”. Rossi ha sostenuto che è dovere di un comune garantire servizi, senza però necessariamente andare a gravare sulle tasche dei cittadini (“Noi del Listone vi avevamo suggerito di abbassare le aliquote, e non ci siamo sbagliati”) mentre Bongiovanni ha chiuso con una stoccata.
SPESE “INUTILI”
“Dice che la spesa corrente non è comprimibile. Però coprite il 50% delle spese per il teatro, che a Viadana costa solo 51mila euro e presenta un cartellone comunque di buon livello; spendete 1550 euro di Siae per tre film al Cineforum, 1800 euro di pubblicità per la Maratonina di Santa Lucia, che sarebbe un evento di beneficenza, 1113 euro per le bandiere e la Costituzione durante la consegna della cittadinanza, 7200 euro alla Casa dell’Accoglienza, 1363 euro alla Lega Autonomie, quando già siamo iscritti ad Anci, 700 euro al Romani per il viaggio della Memoria, 3mila euro al cinema all’aperto del Diotti e intanto lo Zenith chiude e altre spese alle quali si potrebbe rinunciare. In totale risparmieremmo 22mila euro, non pochi in tempo di crisi”.
Bongiovanni ha poi affondato il tackle sul capitolo trasparenza. “Mancano quattro delibere del 2010, quattordici del 2011 e quindici del 2012: non sono mai state pubblicate. Inoltre chiedo al comune di dotarsi del Peg, che deve essere trasparente da subito e non “aggiustato” cammin facendo altrimenti siamo ai limiti dell’illecito. Chiedo venga reso noto al pubblico altrimenti farò un esposto alla Corte dei Conti. Nel bilancio di questi quattro anni diciamo che Casalmaggiore sta cambiando in peggio, aumentando i reati più odiosi, come furti o rapine e il trend sposta parecchi ragazzi della mia generazione (25-35 anni, ndr) non verso grandi città, ma verso piccoli comuni come Martignana. La colpa è di tutti, anche nostra. E chi arriva, arriva dall’estero e ha bisogno dei servizi sociali”.
Accuse smentite da Silla. “Il trend pro Martignana si è esaurito da un pezzo. Casalmaggiore è un comune molto appetito proprio per i servizi che offre. E la salvezza non è nel formalismo del Peg, che è un adempimento demenziale richiesto da Roma, quando le priorità dovrebbero essere altre”.
Laconico il commento dell’ex Luciano Toscani, presente tra il pubblico: “Questa giunta piange sempre” ha sussurrato, prima di lasciare l’aula.
Giovanni Gardani
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