Ambiente

Orto sinergico
il Gasalasco partecipa
al bando Cariplo

Il Gasalasco ha ufficialmente presentato la propria partecipazione al bando indetto dalla Fondazione Cariplo per favorire nuove comunità sostenibili, con riduzione dello spreco d’acqua e di rifiuti.

La novità risale alle ultime ore e riguarda un progetto che invece il Gas con sede a Casalmaggiore ha sviluppato, nelle linee guida, da un mese circa. Si tratta di un nuovo orto sinergico, da ricavare in via Baslenga: una richiesta depositata a febbraio in comune, ma ancora ferma, come fanno sapere i responsabili del Gas. Ora il progetto potrebbe trovare un nuovo importante sbocco tramite il bando della Cariplo. Il Gas ha presentato gli incartamenti necessari grazie all’appoggio del Gal Oglio Po, con l’affiancamento della cooperativa sociale della Palm W&P e grazie anche alle lettere di sostegno da parte dei comuni di Casalmaggiore, Viadana, Commessaggio e del Parco Regionale Oglio Sud.

Di cosa si tratta? “Spaccio biologico sfuso a Km zero” prevede sia l’apertura di uno spaccio di prodotti sfusi, sia l’allestimento del già citato orto sinergico. Quest’ultimo è un metodo elaborato dalla coltivatrice diretta spagnola Emilia Hazelip, attiva soprattutto nel Centro ”Las Encantadas”, sui monti Pirenei, in Francia. L’idea di creare un orto sinergico si ricollega al filone della Permacoltura (coltura permanente, eterna, equilibrata ed inesauribile, non consumistica) ed alle ricerche relativamente recenti sull’impoverimento del suolo a causa dell’abuso-uso agricolo meccanico-chimico da parte dell’uomo.

Gli attuali metodi di coltivazione, si legge nel sito del Gasalasco, isolano le piante artificialmente in zone monoqualitative ed in filari massimizzati sul terreno, e le incoraggiano artificialmente nello sviluppo, scavando e modificando il terreno naturale, usando fertilizzanti sulle piante desiderate, usando diserbanti sulle piante ritenute dannose, usando pesticidi contro più piccole forme di vita animale ritenute potenzialmente dannose per le piante desiderate; il risultato è quello di avere nei supermercati frutta e verdure visivamente perfette, ma inconsistenti dal punto di vista del gusto. Aggiornati studi microbiologici evidenziano il fatto che le piante crescendo e vivendo sul suolo creano spontaneamente un suolo più fertile di prima, grazie a residui organici ed attività chimica.

La terra, oltre che dalle piante, e’ resa fertile anche da vari microrganismi, batteri, lombrichi, funghi. La Hazelip ha strutturato un metodo di coltivazione che promuove meccanismi di autofertilità del terreno, senza bisogno di arare oppure di concimare, nè di separare le piante (pur facendo attenzione a collegarle in modo compatibile e collaborativo tra loro). A differenza delle usuali coltivazioni agricole industriali, in un orto sinergico le piante perenni convivono con le piante stagionali e la stessa verdura è presente contemporaneamente a diversi stadi (persino decomposta a nutrire uno stesso esemplare in fiore).

I principi dell’agricoltura sinergica sono dunque: non arare nè zappare; non compattare il suolo; non concimare; piantare e seminare insieme almeno tre specie diverse di piante.

 

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