Cultura

Sabbioneta, dal Rotary
10mila euro per
la chiesa del Carmine

Nella foto, la consegna dell’assegno e la facciata della chiesa del Carmine

A quasi un anno di distanza dal terremoto del maggio scorso non cessano gli effetti turbolenti di quel drammatico sisma. Le vibrazioni oggi non riguardano più il terreno e gli edifici sovrastanti bensì coscienza e lo stato d’animo dei credenti davanti ad una situazione che a tutt’oggi si presenta drammaticamente statica e senza via d’uscita.

Basti citare un solo dato incredibilmente tragico ed eloquente: delle 24 chiese territoriali chiuse per il terremoto, solo una è stata parzialmente riaperta, quella di Villa Pasquali, mentre scarsissime sono le speranze di rivedere restaurate le altre 23.

Questo angosciante referto è uscito lunedì sera durante la conviviale del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta che ha voluto lanciare un segnale di coinvolgimento per reperire almeno una parte dei fondi necessari al recupero della chiesa del Carmine a Sabbioneta, staccando a fine conviviale un assegno di 10mila euro che costituiscono solo la parte iniziale dei 60 mila necessari per il restauro completo della struttura religiosa.

Sulle cifre si è soffermato Mons. Achille Bonazzi, incaricato dalla curia di predisporre un elenco di costi presumibili d’intervento. Ebbene, dopo essere riusciti a recuperare in parte la chiesa del Bibbiena a Villa Pasquali ci si è dovuti fermare davanti a preventivi di colpo raddoppiati alla presentazione dei progetti: Cogozzo ad esempio a fronte dei 500mila euro iniziali oggi presenta un preventivo di 900mila euro. Stessa cifra per Pomponesco per la cui chiesa sembrava “bastassero” 400mila euro. Una piccola polemica poi si è accesa tra don Bonazzi e il Sindaco di Sabbioneta Marco Aroldi accusato dal reverendo di  non avere presentato le schede necessarie alla valutazione dei danni.

“Io sono salito sui mezzi dei Vigili urbani ad ogni scossa di terremoto – ha puntualizzato il sindaco Aroldi – con tutti i rischi annessi e connessi. Mi premeva l’incolumità dei cittadini prima di tutto. Per gli adempimenti burocratici relativi agli edifici  dedicati al culto sinceramente pensavo se ne potessero occupare altri”.

Alla fine della conviviale che ha avuto come relatore l’ingegner Morelli, per spiegare le tecniche di costruzione antisismiche, il parroco di Sabbioneta don Samuele Riva ha ringraziato sia il presidente rotariano Alberto Grazzi sia l’architetto Guido Boroni Grazioli per aver dato il via a quella sensibilizzazione necessaria per portare qualche risultato alla difficile fase di recupero dei beni ecclesiastici.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

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