Inseguimento da film:
fuga da Cremona fino
alle porte di Piadena
Inseguimento da brividi nel pomeriggio di mercoledì sulla strada ex statale 10 Padana inferiore, che da Cremona conduce sino a Mantova. Una macchina con a bordo due malviventi, poco dopo mezzogiorno, è stata rincorsa per diversi chilometri sino quasi alle porte di Piadena dall’auto dei Carabinieri che aveva cominciato l’inseguimento a Cremona.
I militari l’hanno tallonata a lungo sino quasi a bloccarla. Purtroppo l’ora di punta, i rondò, le strade laterali e sopratutto il traffico intenso su quell’arteria hanno permesso ai malviventi di riuscire a far perdere le loro tracce.
Da quanto si è appreso comunque i Carabinieri sono riusciti a leggere i numeri di targa che ad un primo riscontro sembrerebbero appartenere ad una macchina intestata a qualcuno residente presso il campo nomadi di Mantova. Per questo motivo la segnalazione è stata poi inviata ai colleghi virgiliani con la richiesta di effettuare un’ispezione presso il campo medesimo.
La grande fuga dei malviventi era iniziata alla porte di Cremona dove alcuni testimoni avevano visto effettuare un furto a bordo di un’auto parcheggiata. I malviventi poi erano saliti su una Opel Astra nera con la quale si erano dati alla fuga.
E’ partita immediatamente la segnalazione alle forze dell’ordine, che hanno fatto convergere sul posto alcuni mezzi tra cui in particolari le auto dei Carabinieri che, raccolte le indicazioni della loro centrale, sono scattate immediatamente alla ricerca dei fuggitivi.
Con i segnalatori acustici e visivi accesi gli uomini dell’Arma hanno percorso ad altissima velocità le strade che portano fuori Cremona ed in particolare quella con direzione Mantova, probabilmente in considerazione della targa e dell’intestazione ad essa collegata. Ad un certo punto la Opel nera si è staccata in maniera notevole impedendo ai Carabinieri di intercettarla pur la presenza di altre pattuglie .
La presenza di altri veicoli sulla strada ha anche suggerito ai militari di rallentare per evitare di mettere a rischio l’incolumità di altre persone che con la folle fuga non avevano nulla a che fare.
Rosario Pisani
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