“Troppi questuanti,
pochi controlli”, la
denuncia di Ferroni
“Ne ho già incontrati tre solo qui in piazza Garibaldi. Tutti volti nuovi, mai visti a Casalmaggiore. Ho chiesto da dove venissero, dove abitassero. Erano di Brescia: si vede che da noi trovano terreno fertile”. La denuncia è di Orlando Ferroni, consigliere comunale di Casalmaggiore per la Libertà e riguarda i questuanti.
“La situazione sta diventando insostenibile” racconta Ferroni, che con ironia aggiunge “. Qui chiudono le aziende, ma probabilmente si aprono le tasche dei cittadini per dare l’euro di elemosina. Arrivano da Brescia, ci rendiamo conto? Chissà se pagano il biglietto del treno, chissà perché non rimangono a Brescia e vengono proprio qui nel casalasco, anzi a Casalmaggiore”.
Secondo il consigliere servono più controlli. “Se cominciamo a chiedere loro i documenti e verifichiamo la regolarità della loro posizione, forse scopriamo qualche sorpresa. Di sicuro capiscono che qui non è il comune del Bengodi. Non mi va che Casalmaggiore diventi il territorio di conquista dei questuanti. Li vediamo ovunque: in piazza, davanti alle chiese, davanti ai supermercati. Alcuni hanno in una mano dei mazzi di fiori, nell’altra cellulari supertecnologici. E’ ora di dire basta: non ci sto più a quelle che sono vere e proprie prese in giro. Chiedere più controlli non è di certo un delitto. Ripeto, la crisi economica c’è per tutti: non ha senso pensare all’elemosina per gli extracomunitari – perché spesso sono loro a chiederla – quando molti casalaschi sono senza lavoro”.
Giovanni Gardani
© RIPRODUZIONE RISERVATA