Centro Commerciale Padano
sempre più orientale
Ora c’è il risto sushi
In principio fu il Panda, aperto a pochi metri dal Centro Commerciale Padano. Da allora, nel giro di poco più di cinque anni, la “cinesizzazione” della struttura di via Volta procede a grandi passi.
Ad oggi, su 22 negozi aperti, ben 4 parlano cinese o comunque giapponese: insomma, da queste parti, gli occhi a mandorla sono decisamente di casa. Un fenomeno che di certo non stupisce, risultando specchio dei tempi dell’indirizzo dell’economia mondiale. Prodotti a basso costo, e qualche volta anche di bassa qualità, trovano spazio sugli scaffali con più facilità, perché appetibili al grande pubblico, nonostante un’iniziale diffidenza.
Il problema, chiaramente, non è nell’arrivo di questi nuovi commercianti da Oriente: la vera crisi del Centro Padano, infatti, si misura nelle serrande chiuse: già cinque, che sono peraltro abbassate ormai da mesi, quando non da anni. I teloni bianchi con il simbolo vendesi suggeriscono un periodo non proprio florido, anche se i proprietari del centro, che sono poi alcuni dei negozianti che qui lavorano da anni, stanno cercando di ravvivare l’economia.
A detta di chi ha aperto un’attività al centro commerciale, l’arrivo del supermercato ItalMark, catena bresciana molto nota in tutta Italia ma in rampa di lancio in particolare al nord, ha riportato qualche cliente, anche se in verità l’impennata poteva essere più sensibile. Meglio comunque accontentarsi, visto il periodo.
In tal senso l’ultima novità esotica non dovrebbe essere un male: dopo Nihao (sdoppiato in un settore abbigliamento e un altro casalinghi) e Sol Levante (che vende abbigliamento giovanile), ha aperto nella zona dell’ex Panzerotto anche il Risto Sushi “Sole Rosso”. La cucina orientale, a giudicare dagli esercizi di ristorazione che si trovano anche nelle grandi città e sono spesso affollati, non è ancora passata di moda e non ha subito particolari crisi di rigetto. In tal senso, essere passati dalla pizza al sushi potrebbe anche essere un modo per attirare nuovi curiosi.
L’intenzione dei proprietari del centro commerciale è, per cominciare, di ritinteggiare le pareti interne ed esterne, per ravvivare l’atmosfera a cominciare dal contesto stesso. Dopo di che maggio è già in programma un’esposizione di artigiani della Bassa, proposta da un’associazione di Reggio Emilia a costo zero. Una buona idea, anche perché non comporta esborsi, in attesa di capire se il Padano, orientalizzato o meno, potrà davvero rilanciarsi in via definitiva.
Giovanni Gardani
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