Metrobus da Brescia
fino a Piadena? Una
speranza per i pendolari
Il progetto è sicuramente avveniristico, ma il fatto che qualcuno ci abbia pensato è già un passo avanti. La notizia arriva da Brescia dove è stato recentemente inaugurato il metrobus, a due giorni dalla protesta con occupazione dei binari di 200 pendolari diretti a Cremona per un treno mono-carrozza. Si tratta di un progetto di integrazione del sistema trasporti bresciano con una connessione tram/treno che riguarda anche il casalasco, ovvero la stazione di Piadena. Lo ha annunciato il presidente di Brescia Mobilità, Valerio Prignachi. Allo studio c’è il progetto di ‘allungare’ il metrobus anche nella provincia bresciana e di connetterlo con le linee ferroviarie, tra cui Manerbio-Cremona e Calvisano-Piadena. Da Brescia a Cremona o da Brescia a Piadena con il modulo metrobus/treno. Una prospettiva che sicuramente farà piacere agli utilizzatori soprattutto dopo l’ultimo episodio di ieri l’altro, quando, esasperati dai ritardi, circa 200 viaggiatori hanno occupato i binari a Brescia.
“Buona idea, purchè però non succeda come a Lodi”, commenta Matteo Casoni, uno dei portavoce del Comitato InOrario, il primo comitato pendolari sorto a Cremona, attivo sulla linea per Milano. “A Lodi – continua – esiste la linea suburbana che collega la città con Saronno. Il tragitto corre su rotaia in superficie fino a Rogoredo, poi diventa sotterraneo ed esce a nord di Milano. Queste corse ci sono ogni 10 – 15 minuti e durano solo 6 minuti in più rispetto al treno. Però nessuno le prende, i lodigiani continuano a salire sul treno che proviene da Cremona, già sovraffollato pur sapendo di stare scomodi. L’idea di associare metropolitana e treno è buona, ma bisogna che i due mezzi non coesistano, devono essere alternativi, altrimenti le vecchie abitudini non cambiano”.
AL LAVORO IL TAVOLO PENDOLARI COMUNALE. E a proposito di pendolari, nei giorni scorsi il neonato Tavolo tematico istituito in Comune ha incontrato i rappresentanti di InOrario e quelli della linea Cremona – Fidenza. “E’ stato un primo incontro di reciproca conoscenza”, spiega l’ideatore dell’iniziativa, il consigliere comunale Pdl Giorgio Everet. “Insieme all’assessore Zanibelli abbiamo preso atto dei problemi e ci siamo ripromessi di convocare il Tavolo a metà aprile, invitando i tre consiglieri regionali da poco eletti. Il nostro tavolo – continua Everett – è appena sorto, dobbiamo prendere conoscenza dei problemi. Il Comune oltretutto, non ha una specifica competenza a trattare con Regione o Trenord, dovrebbe farlo la Provincia. Ma riteniamo importante, al pari dei pendolari, tenere alta l’attenzione sul problema a e costituirci come interlocutori non appena saranno operative le nuove cariche regionali”.
Tra le richieste dei pendolari della Cremona – Milano c’è ad esempio l’individuazione di una o più corse, almeno una di andata e una di ritorno, da velocizzare rispetto alle altre.“Una volta che avremo ottenuto i numeri dei passeggeri e le stazioni di salita e discesa, si potrebbero eliminare quelle fermate poco o per nulla utilizzate”, afferma Casoni. Da quando i Vivalto sono stati sostituiti con altri locomotori, le fermate imputabili ai guasti sono diminuite, permane invece la scomodità del viaggio. “Otto carrozze sono il minimo indispensabile per un treno pendolari – conclude il rappresentante di InOrario – Spesso poi, ne sono utilizzabili non più di cinque, perchè tre sono completamente al freddo”.
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