Fra Paolo, missionario
francescano: da Viadana
alla Tanzania
Raramente torna a Viadana, ma quando lo fa difficilmente passa inosservato: la lunga barba, il ruvido saio allacciato da un cordone consunto. Marino Boldrini, oggi fra Paolo, è solito attraversare le vie del centro a piedi scalzi, lieto di non avere nulla, se non la fede in Cristo e l’ammirazione per suo padre Francesco d’Assisi.
Partito da Viadana agli inizi degli anni Settanta, affascinato dalla radicalità di un gruppo di cappuccini che, in diocesi di Monreale, fondarono la congregazione dei frati minori rinnovati, Marino Boldrini è diacono della parrocchia di Kilolo, nel villaggio Pomerini che si trova nella diocesi di Iringa, in Tanzania.
Nel paese africano, fra Paolo si occupa di formazione dei catechisti, predicazione di esercizi spirituali, educazione cristiani dei ragazzi. Non solo: collabora con una organizzazione non governativa (Ong), denominata “Associazione per lo sviluppo della provincia di Kilolo”, che promuove la scolarizzazione, l’innovazione agricola, la salvaguardia dell’ambiente.
Da pochi giorni Marino Boldrini è in Italia: ci resterà per alcune settimane, poichè a Corleone, a metà aprile, si svolgerà il Capitolo generale.
Stasera, presso l’oratorio San Pietro di Viadana, si terrà una cena benefica (a base di cucina casalinga) finalizzata a raccogliere fondi e offerte per la missione di fra Paolo in Tanzania.
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