Cronaca

Casalmaggiore centro
del mondo, bimbi uniti
dalla stessa bandiera

Nella giornata mondiale contro il razzismo, “State scrivendo la storia perché dimostrate che siamo tutti uguali”: questo il messaggio più significativo dell’apertura della mattinata dedicata, in teatro comunale a Casalmaggiore, al riconoscimento simbolico della cittadinanza italiana ai bambini con genitori stranieri nati in Italia e frequentanti le scuole primarie di Vicomoscano e Vicobellignano, frazioni di Casalmaggiore.

Le parole sono state pronunciate dalla professoressa Maria Luisa Manfredi, prima di balli e canti dei bambini, concentrati sul palco in una colorata coreografia.

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”: è quanto recita a memoria, in teatro, l’assemblea dei bambini.

Le bandiere dei paesi di origine di molti di loro a incorniciare il palco, i visi dei ragazzini del pubblico truccati col tricolore: una festa di popoli, uniti dalla stessa cittadinanza.

Un saluto iniziale è spettato a Guido Rubini: il maestro della scuola elementare di Vicomoscano fa parte del gruppo dei Genitori Instabili, che proporrà la proiezione dell’autoprodotto cortometraggio “L’Anguria”. Sul palco, prima dello spettacolo, è salita anche la maestra Adelaide Piccinelli.

Ma la vera parte del leone l’hanno avuta senza dubbio i bambini, attraverso la loro semplicità, la loro sincerità e la loro incapacità di comprendere le inutili e abominevoli barriere razziali che spesso sono i “grandi” a porre. I piccoli studenti hanno comunicato attraverso il canto, l’energia dei balli e la trasparenza, ciò che al giorno d’oggi dovrebbe essere un po’ più chiaro a tutti, che siamo tutti fratelli.

“I nemici della pace non siete voi stranieri, i nemici della pace sono i nemici di voi stranieri”: è una delle frasi più intense pronunciate stamattina sul palco del teatro comunale.

“Il sogno che qui adesso c’è è fare nuovo questo mondo assieme a te. Tra culture differenti e mille civiltà niente ci fa più uguali della dignità”: è la scritta ideata dai bambini e riportata sotto al proscenio.

L’assessore ai Servizi Sociali Pierluigi Pasotto e il presidente del consiglio comunale Calogero Tascarella sono saliti sul palco e con il nome di autorità hanno ufficializzato la consegna delle pergamene che simbolicamente rappresentano la cittadinanza onoraria.

Questo gesto, spiega Pasotto, è propedeutico per l’Italia che ad oggi, concede la cittadinanza per ius sanguinis e non per ius solis, come invece fanno molti altri paesi dell’Unione Europea.

Dopo aver consegnato una ad una 18 pergamene ad altrettanti bambini, in sala, calano le luci e il teatro gremito di futuri uomini, intona l’inno Italiano, per intero senza sconti, così com’è un popolo eterogeneo unito dalla stessa bandiera.

Stefano Donzelli

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