Politica

Viadana, da Morselli
coordinatore Sel,
solidarietà a Frijio

Nella foto, da sinistra: Frijio, Morselli e Penazzi

 

“Esprimo tutta la mia solidarietà a Giovanni Frijio per la reazione scomposta e offensiva del sindaco di Viadana nei suoi confronti e ingrazio il Cav. Giuseppe Guarino per il suo intervento, che condivido totalmente”: parole di Claudio Morselli, coordinatore provinciale mantovano di Sinistra Ecologia e Libertà.

“Rispondere alle critiche politiche attaccando pesantemente l’interlocutore sul piano personale è sempre abbastanza sgradevole, oltre che irrispettoso”: prosegue Morselli. “Tanto più, come in questo caso, quando l’autore è il massimo rappresentante della comunità locale”.

Di seguito il contenuto del comunicato diramato da Claudio Morselli.

Anziché minacciare querela e assumere un atteggiamento intollerante, il sindaco avrebbe fatto meglio – e farebbe meglio – ad entrare nel merito delle questioni sollevate e dare qualche risposta. Ad esempio, rispetto alle preoccupazioni espresse sul tema della legalità. Cosa sta facendo e cosa intende fare la giunta comunale? Non mi pare sia sufficiente affermare che vengono applicate correttamente le norme di legge sui contratti pubblici. Ci mancherebbe! Possibile che non ci sia la consapevolezza della gravità della presenza mafiosa nell’economia dei nostri territori e nella pubblica amministrazione?

Due mesi fa, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, la presidente della Corte d’appello di Brescia, Graziana Campanato, ha detto in modo chiaro ed esplicito che “la Regione Lombardia è ormai in mano a tutti i gruppi mafiosi”. La Direzione Nazionale Antimafia, dal canto suo, ci ricorda che “in Lombardia la ‘ndrangheta si è diffusa attraverso un vero e proprio fenomeno di colonizzazione” con “infiltrazioni nella pubblica amministrazione”. Non sono quindi nostri sospetti o di Frijio, tanto più che, com’è noto, anche il territorio viadanese è interessato da una presenza rilevante della ‘ndrangheta che provoca, da almeno vent’anni, il susseguirsi di eventi criminosi. Naturalmente la questione non riguarda la stragrande maggioranza  dei cittadini di origine meridionale che vivono a Viadana, un popolo laborioso che ha partecipato all’arricchimento di questi territori, diventando parte integrante della sua vita economica, sociale, culturale e politica.

Il sindaco di Viadana dovrebbe dirci se è intenzionato a intervenire, come già è stato fatto e si sta facendo con successo in molti comuni, distribuendo, ad esempio, il questionario proposto dall’istituto FDE (richiesta avanzata al Comune di Viadana da circa un anno), o con l’approvazione di un codice etico, con la modifica della normativa sugli appalti e la definizione di protocolli d’intesa per lo scambio di informazioni tra i vari enti pubblici, affinché sia facilitata la segnalazione di situazioni “anomale” e si possa prevenire l’infiltrazione delle imprese criminali, a tutto beneficio dell’economia “pulita” e dell’intera collettività.  C’è poi la risposta che il sindaco dovrebbe obbligatoriamente dare alla domanda inquietante di Claudio Meneghetti se l’assessore Carmine Tipaldi “non abbia un’eccessiva vicinanza con ambienti ‘ndranghetisti di Isola Capo Rizzuto”.

E a proposito di trasparenza, è doveroso che i cittadini siano informati dei motivi della crisi interna alla maggioranza, rispetto alla quale, visto anche com’è andato il consiglio comunale di ieri sera, si dimostrano giuste le osservazioni fatte da Giovanni Frijio.

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