Cronaca

Bar della Stazione,
addio dopo oltre
un secolo di vita

Per gli attuali proprietari, in carica dal 1980 Valentino Torresani e la moglie Virna Galli, si tratta “solo” di uno spostamento. Ma per lo storico esercizio casalese del Bar della Stazione si tratta davvero di una svolta epocale, o meglio secolare: dopo più di cent’anni, infatti, chiuderà i battenti.

Era successo già nel 1975, invero, quando il bar rimase chiuso per cinque anni prima dell’intervento, come detto, della famiglia Torresani. Difficile datare con esattezza l’apertura di questo locale, nel cuore di molti casalesi che passano da viale Mazzini o di molti viaggiatori, che si fermano per un caffè prima della partenza dalla locale stazione Fs.

Di sicuro, una foto del 1910 testimonia della presenza di un casottino, all’epoca esterno, che si vede in lontananza rispetto al Velodromo delle gare ciclistiche allora molto sfruttato a Casalmaggiore. E’ quella la prima prova dell’esistenza del Bar della Stazione, inteso in quel caso in modo un po’ diverso da oggi.

Con il treno a fare da unico mezzo di locomozione per molti casalesi, prima dell’arrivo dell’automobile, anche il Bar della Stazione diventa un luogo molto sfruttato. Inizialmente vende sigarette e tabacchi, oltre al classico caffè pre-partenza o post-arrivo e viene gestito dalla famiglia Pino Gardini fino al Secondo Dopoguerra, quando a subentrare è la famiglia Scurelli (nota anche per le doti nell’arte della pasticceria). In quegli anni il volto del Bar della Stazione è cambiato: la struttura in legno è ricoperta di glicine e, soprattutto, è inglobata accanto alla stazione vera e propria: non più un gazebo isolato ed esterno, insomma, e un solo lato per accedere al bar, quello dalla piazzetta antistante. Una finestrella nella parete che comunica con la sala d’aspetto della stazione, consente agli avventori in partenza di ordinare al gestore la consumazione.

Subentrerà poi la famiglia Bianchi e a quel punto il locale avrà un doppio ingresso, sistema arrivato fino ad oggi, dalla piazzetta e dai binari: dopo l’intermezzo della famiglia Ballerini e dopo cinque anni di stop, ecco i Torresani. In carica da 33 anni e in procinto di lasciare: il 30 marzo Valentino Torresani e la moglie celebreranno con gli amici una sorta di ideale “funerale” del luogo, prima di spostarsi nel plesso in costruzione di via dello Zuccherificio, 200 metri più in là, all’interno dell’edificio che ospiterà anche i nuovi poliambulatori. Torresani ha 33 anni, l’età di Cristo, sabato 30 è sabato di Pasqua. Chissà che, senza voler confondere sacro e profano, la “cerimonia” non sia di buon auspicio per la risurrezione, o meglio la ripartenza, di questo storico locale.

Giovanni Gardani

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