Politica

Viadana, in consiglio
assessori al loro posto
Gialdi abbandona l’aula

A Viadana la seconda parte del consiglio comunale fiume ha svelato quello che in realtà non era certo un arcano: gli assessori ieri sera sfiduciati nella prima parte della seduta sono ancora al loro posto. Questo perché le mozioni di ieri erano in realtà un tentativo di smuovere le acque a livello politico, ma, come detto, amministrativamente non avevano alcuna validità: nessuna sorpresa, insomma, se Saccani e Tipaldi erano ancora al loro posto, mentre anche Perteghella sedeva nei banchi del consiglio comunale, nonostante le dimissioni annunciate. Ma, rivelano i bene informati, non ancora consegnate…

La discussione si è accesa riguardo al regolamento sulle nuove povertà, per il quale sono stati votati diversi emendamenti e notule: a fare scalpore è stato il gesto di Simonetta Gialdi di lista Civica Portanuova, che ha abbandonato l’aula in segno di protesta. “Mi sento totalmente presa in giro da questo consesso”: ha dichiarato prima di lasciare il consiglio.Un forte disaccordo e un gesto plateale che ha colto nel segno.

Dopo quattro ore di discussione sul regolamento relativo alla concessione dei contributi alle persone, c’è stata la sospensione dei lavori e il rinvio delle discussioni ad altra data.

Durante l’assemblea è stata approvata la convenzione con la Comunità israelitica per la concessione in comodoto d’uso al Comune dell’ex cimitero ebraico per la durata di trent’anni.

La situazione resta dunque magmatica e caldissima: l’impressione forte, anche negli stessi banchi della maggioranza, è che l’amministrazione potrà terminare il suo mandato, se riuscirà a farlo, tra grandi difficoltà e fortissime tensioni. Le alternative paiono essere per ora due (ma in politica non si escludono colpi di scena): o il Pd sfiducia il sindaco Giorgio Penazzi e a quel punto dovrà subentrare un commissario prefettizio, oppure lo stesso Penazzi si dimette per lasciare la poltrona di sindaco al vice Dario Anzola, riuscendo così a mandare avanti il mandato pur con un altro protagonista. Tutto comunque, come già scritto, passa dalla nomina del nuovo segretario Pd, che si terrà lunedì 4 marzo.

ros.pis.

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