Politica

A Casalmaggiore il
Patto Civico brilla
E apre ai “grillini”

Da un lato l’amarezza, che non è soltanto per il risultato regionale ma anche per il fatto che “il casalasco, come al solito, non ha rappresentanti dove conta”. Dall’altro la grande soddisfazione per un dato che conferma la bontà del lavoro svolto a Casalmaggiore in fase di campagna elettorale.

Ad parlare del voto a livello locale è Carlo Gardani, che analizza le preferenze relative al Patto Civico con Ambrosoli Presidente, a sostegno del candidato Umberto Ambrosoli, superato da Roberto Maroni, nuovo governatore Regionale. Gardani, candidato sindaco nel 2009 per il Listone, ha appoggiato Paola Bandini assieme a tutto il movimento fondato nel 2008 a Casalmaggiore, e rivendica il buon risultato nel comune capofila del casalasco. “Il nostro comune” precisa Gardani “ha accordato il 7,73% dei voti al Patto Civico con Ambrosoli Presidente. E’ un dato molto significativo, perché si tratta della più alta percentuale a livello regionale dopo Milano, dove il Patto Civico ha raggiunto il 10,09%. Tutte le province sono dietro il nostro dato”.

Il parallelo va fatto con la provincia di Cremona. “In tutto il territorio casalasco, cremonese e cremasco il Patto Civico si attesta al 4,33%. A livello regionale, invece, la media è del 7,03%. Casalmaggiore, in tal senso, ha dato una grande risposta”.

Ha premiato la scelta di Paola Bandini, candidata locale non politica, commerciante. “Vero, Paola peraltro ha perso circa 80 preferenze a Casalmaggiore per qualche errore nelle votazioni. C’è chi ha barrato la casella Pd e non Patto Civico scrivendo il nome Bandini: dunque, alla luce di questo calcolo, le quasi 200 preferenze sono in realtà vicino alle 300. E ha premiato, purtroppo parzialmente, il lavoro svolto da tutti i nostri volontari: dobbiamo considerare che abbiamo fatto molte cose di corsa. Ci siamo mossi negli ultimi 25 giorni, abbiamo formato il comitato elettorale a Casalmaggiore in sole sette ore, per essere in tempo utile e non andare oltre i termini previsti. Preciso poi che non percepiamo rimborsi. Ci siamo autotassati, finanziandoci tramite cene di gruppo e raccolta fondi. L’abbiamo potuto fare anche perché la nostra campagna elettorale è costata soltanto 1689,68 euro. Abbiamo dato l’esempio”.

Un dato, quello dell’autofinanziamento, che avvicina il Patto Civico al Movimento 5 Stelle. “E infatti” prosegue Gardani “vorremmo comprendere meglio i voti dei cosiddetti “grillini”, che anche a livello regionale ci sembrano significativi. Vorremmo costruire con loro un dialogo costruttivo, soprattutto per risolvere i problemi legati al territorio”.

Già, il territorio. Casalmaggiore, ancora una volta, a Milano e Roma non ha peso. “C’è amarezza, al di là della vittoria di Maroni. Viadana da qualche anno ha una rappresentanza importante (l’onorevole Gianni Fava della Lega Nord, ndr), noi invece dobbiamo tirare la giacchetta a Cremona, senza pensare di esprimere un candidato territoriale. E’ un peccato, anche perché viene da chiedersi se Cremona conti ancora qualcosa…”.

 

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