Il volley secondo
Claudio Cesar Cuello,
nuovo tecnico Pomì
Il lavoro di campo lo vedrà impegnato da domani. Nel frattempo, il nuovo coach della Pomì VBC Claudio Cesar Cuello ha già sbrigato tutti quelli che lui stesso definisce “protocolli iniziali”: conferenza stampa di presentazione compresa.
“Serviva una scossa alla squadra – spiega il presidente della Pomì VBC, Massimo Boselli Botturi – per poter continuare a perseguire gli obiettivi fissati ad inizio stagione. La scelta di cambiare allenatore e di affidare la guida tecnica a Claudio Cesar Cuello ha un significato importante. Abbiamo ingaggiato il meglio fra quelli a disposizione. Crediamo nella risalita e nella finale di Coppa Italia, per la quale nulla è compromesso”.
Proprio Cuello, in tribuna mercoledì a Verbania in occasione della semifinale di Coppa Italia tra Ornavasso e Pomì Casalmaggiore, vinta dalle locali per 3-1, si è dimostrato possibilista sul ritorno: “E’ stato importante vincere almeno un set”.
Contento dell’accordo raggiunto con la società, grazie anche alla mediazione di Mariana Conde, Cuello ha parlato da “filosofo” dello sport, come l’ha definito Boselli.
“Ho percepito che la società ha un progetto e ho deciso di condividerlo. Per me è una scelta di vita, un viaggio da fare insieme alla Pomì”.
“Noi allenatori portiamo la scatola degli attrezzi”: una delle metafore sfruttate dal tecnico in sede di presentazione. “Io mi ritengo caratterialmente diverso da chi mi ha preceduto. Non sottovaluto i miei predecessori, voglio solo fare quello che so, applicandomi e mettendomi al servizio della squadra per raggiungere il risultato”.
“Si gioca come ci si allena – ha proseguito Cuello –, per questo servirà lavorare tanto e bene. Le partite sono lo specchio degli allenamenti”.
Rivoluzioni in vista? “Cambierò sicuramente qualcosa, dagli accorgimenti tattici a quelli tecnici. Dalle ragazze mi aspetto che mettano in gioco tutta la loro passione per il volley. Lo sport è l’espressione più pulita delle passioni umane: in campo non si mente, in campo siamo noi stessi”.
Obiettivi? “Tutti noi ci troveremmo molto bene a giocare in A1. Credo che la squadra abbia le carte in regola per provare a raggiungere la massima serie. Ma ogni risultato è il prodotto del lavoro e del confronto con gli avversari. Diciamo che non avrei mai accettato di venire a Casalmaggiore per fare il pensionato”.
La filosofia del tecnico è semplice: “Non vogliamo rubare punti a nessuno, ma ottenere tutto quello che si spetta”.
A cominciare da domenica a Mazzano.
Simone Arrighi
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