Politica

Nozze gay, Penazzi
criticato anche
dall’assessore Sartori

Non ha mancato di sollevare polveroni la dichiarazione del sindaco di Viadana Giorgio Penazzi in merito al flash mob (moda degli ultimi mesi) che simulerà la celebrazione di un finto matrimonio collettivo per difendere i diritti degli omosessuali. “Ma io” chiarisce il sindaco “ho solo detto che non parteciperò”.

Vero, anche se poi il primo cittadino ha specificato che la decisione di non prendere parte alla giornata è dettata dal fatto che questo evento somiglia molto a “una carnevalata” e che certe manifestazioni “fanno pena”. Gli organizzatori sottolineano che in realtà il flashmob collettivo sarà simbolico, ma non scadrà comunque nei contorni della farsa.

Andiamo con ordine: Viadana, assieme a Pegognaga, è il comune mantovano che ha introdotto, nel 2006, il registro delle unioni civili, un atto di forma più che di sostanza, che ovviamente non acquista valore legale. Soprattutto per questo motivo la scelta di Penazzi, che guida una giunta di centro-sinistra ma non ha mai nascosto il proprio pensiero politico moderato, di non presenziare fa rumore: Dimitri Melli da Pegognaga, infatti, domenica prossima al Castello di San Giorgio a Mantova, luogo dell’evento, sarà presente.

La scelta, comunque legittima, del primo cittadino viadanese ha scatenato reazioni politiche, sotto forma di comunicati, nella mattinata odierna. Se l’attacco della Lista Civica Portanuova era, tutto sommato, previsto, più duro da digerire per il sindaco sarà il colpo arrivato da Ines Sartori, assessore alle Pari Opportunità del comune, dunque in seno alla maggioranza di Penazzi. La conferma di una spaccatura da tempo evidenziata? Penazzi, per il momento, prende tempo. “Il diritto di critica è parte di un’amministrazione democratica. Io la penso in un modo, l’assessore Sartori nell’altro. Attendo di leggere il comunicato per ulteriori commenti”.

Diamo un assist al sindaco, riassumendo per sommi capi il parere dell’assessore. “Nel nostro paese” spiega Sartori “il percorso politico per il riconoscimento della tutela dei diritti delle coppie di fatto ha visto solo un impegno dal punto di vista linguistico: pacs, dico ecc. In realtà, dietro le parole, è in gioco il riconoscimento della parità  dei diritti tra le persone. Ancor più grave è il fatto che a tutt’oggi non si riesca ad approvare una legge contro l’omofobia. Tutto ciò denota una grave arretratezza culturale del nostro Paese. In tante occasioni la libertà di manifestare ha permesso di sensibilizzare l’opinione pubblica contro le discriminazioni di vario genere motivate da condizioni razziali, religiose, etniche ecc., ma ancor di più è stato l’unico strumento affinché le minoranze potessero far sentire la loro voce. Forse, non condividendo la manifestazione, il sindaco avrebbe dovuto semplicemente scegliere di non parteciparvi, evitando però di parlare di manifestazione carnevalesca”.

Per completezza di informazione, ecco il pensiero della Lista Civica Portanuova. “Riteniamo non confacenti al suo ruolo di primo cittadino le dichiarazioni del sindaco Penazzi sulla manifestazione organizzata dall’Arcigay al Castello di San Giorgio a Mantova. Definire “carnevalesche ” e che “fanno pena” le iniziative di chi è costretto a manifestare per il riconoscimento di elementari diritti anche per le coppie omosessuali, ci sembrano espressioni eccessive. Soprattutto per chi guida una Amministrazione che, con l’istituzione del Registro delle Coppie di Fatto, ha dimostrato la giusta sensibilità che gli avrebbe dovuto suggerire un gesto di coerenza aderendo ad una iniziativa importante per un mondo fatto di gente normale, che vota, paga le tasse e che vuole vivere la propria sessualità in modo aperto e con le giuste tutele istituzionali come succede in altri Paesi Europei. Resta da chiarire, mentre continuano nel nostro paese gravi episodi d’omofobia, quale sia la reazione del maggior partito che sostiene il Sindaco e che, anche con queste ultime dichiarazioni, viene relegato a minoranza pur essendo forza determinante di maggioranza”.

Sono attesi ovviamente sviluppi, anche perché il tema, a Viadana e anche sui social network, sta già facendo discutere parecchio.

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