Alluvione, Gozzi:
“Sentenza attesa”
Ma niente Cassazione
Una sentenza attesa. Il sindaco di Martignana di Po Alessandro Gozzi non può che esprimersi in questi termini dopo la decisione del Consiglio di Stato di rigettare il ricorso del comune casalasco, accolto invece in primo grado al Tar di Brescia, sulla richiesta di Regione Lombardia di restituire 65mila euro non giustificati e consegnati dopo l’alluvione del 2000. “E’ presto per commentare: devo ancora addentrarmi nelle motivazioni del ricorso” spiega il primo cittadino “e incontrerò a breve il nostro legale Piergiuseppe Storti. Anche sul fatto della documentazione carente non mi pronuncio ancora: confermo però che a Roma hanno valutato la forma e meno la sostanza e questo è un peccato, dato che si parla di problemi grandi”.
Gozzi insiste per il fronte comune tra i sindaci di Torricella del Pizzo e San Daniele Po e in tal senso non esclude alcuna strada. “O si va in Cassazione o dovremo pagare, chiedendo però una dilazione e magari un forte sconto, dato che nessun ente, specie se piccolo, versa in una buona situazione economica. L’importante è intraprendere una linea comune”.
E se questo è il dubbio, l’assist a Gozzi sul da farsi arriva da Davide Persico, sindaco di San Daniele Po che, avendo ricevuto la sentenza tempo fa, si è portato avanti col lavoro. “Il nostro legale ha escluso, per convenienza, il ricorso in Cassazione. Restano due strade e una non esclude l’altra: il comitato dei cittadini di Sommo con Porto sta pensando di adire le vie legali e a quel punto la questione sarebbe sollevata dai privati e non più, appunto, dal comune. Si tratterebbe di una nuova causa. D’altro canto noi ci siamo mossi e proprio oggi abbiamo contattato la dottoressa Gennari, funzionaria regionale in Provincia, che ha fissato per giovedì un incontro in Prefettura con il presidente della Provincia Massimiliano Salini. Non escludo poi che a breve si possa fissare un appuntamento in Regione: lì dovremo far sentire la nostra voce e trovare una platea politica disposta ad ascoltarci”.
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