Cronaca

Sanità, la ricetta di
Capaldo: “l’Oglio Po
è solo una goccia”

E’ da poco entrato in politica, tra le fila del Movimento 5 Stelle di Viadana, Stefano Capaldo, e subito si getta nell’agone verbale della discussione del momento: i tagli all’Ospedale Oglio Po decisi dalla Regione Lombardia meno di una settimana fa.

“Il vero motivo dei tagli decisi per l’ospedale del Comprensorio e per varie strutture ospedaliere pubbliche lombarde” spiega Capaldo “è uno solo e ormai lo hanno capito tutti: depotenziare la struttura pubblica a vantaggio di quelle private che non tutti possono permettersi. Una politica di stampo formigoniano, in cui il Celeste, in questi anni di governo lombardo, ha portato avanti, posizionandoli nelle cariche più alte della Sanità, amici di partito che hanno e stanno avvallando questa politica di privatizzazione. E’ alquanto anomalo che nel distretto viadanese-casalasco con un polo chimico così ampio ed a forte rischio ambientale e sanitario per la popolazione e in particolare quella pediatrica, siano in atto tagli sanitari così drastici”.

“Il Movimento 5 Stelle” assicura Capaldo “quando entrerà al Pirellone dopo le elezioni di febbraio farà una guerra spietata contro i tagli alla Sanità, iniziando parallelamente una vera propria rivoluzione della Sanità Lombarda riassumibili in pochi passaggi. Oggi la Sanità fagocita la maggior parte delle risorse economiche della Regione Lombardia spesso per finanziare cliniche ed Istituti Privati che finiscono col perseguire il profitto, non solo prima, ma addirittura a scapito della salute del paziente, come è tragicamente emerso dalle recenti vicende giudiziarie.

Vogliamo altresì eliminare il binomio ‘Azienda’ e ‘Sanitaria’ che suona ormai come un ossimoro intollerabile. Via la Politica, il clientelismo e la corruzione da ogni ambito e soprattutto dalla Sanità. L’arruolamento di personale in ogni settore deve sottostare a criteri di meritocrazia e competenza. Si punti inoltre sulla prevenzione e sulla ricerca, partendo dall’articolo 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

“E ancora” prosegue Capaldo “occorre introdurre un regolamento legislativo delle medicine complementari e verificare il rispetto e applicazione delle leggi che tutelano i diritti dei diversamente abili su tutto il territorio regionale, riordinando la legge sui CreG, modalità di presa in carico dei pazienti affetti da patologie croniche, e sui fondi NASKO, per il sostegno economico di interventi a tutela della maternità e a favore della natalità”.

Non manca poi il concetto di agenda digitale, molto caro da sempre ai “grillini”. “Va ridefinito” conclude il candidato “il ruolo del medico di base, perché tale posizione sia orientata alla prevenzione e maggior tutela del paziente. E soprattutto vanno internalizzati e digitalizzati i servizi sanitari”.

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