Tentolini, l'arte del casalese in mostra a Rubiera, Capalbio e non solo...
Occasioni sicuramente da non perdere, non solo per ammirare queste opere di un nostro concittadino, bensì anche perché Tentolini “commuove, affascina, conquista, interroga la sua arte che costella l’immaginario di un mondo”, e descrive rigorosamente l’esperienza del vissuto nel tempo ordinario.
RUBIERA/CASALMAGGIORE – Per la sua intensa e raffinata ricerca artistica, Giorgio Tentolini, artista concettuale, ha ottenuto riconoscimenti di alto livello tra i quali il Premio Rigamonti, il Premio Arti Visive San Fedele e il Premio Nocivelli. L’artista di Casalmaggiore, fresco vincitore del miglior premio dell’edizione 2015 di Paratissima che si tiene ogni anno a Torino nel mese di novembre, ha in cantiere alcune mostre in questi mesi a Rubiera (Reggio Emilia) e Capalbio (Grosseto).
Infatti, nell’ambito del Premio Arteam Cup 2015, promosso dall’Associazione Arteam, la mostra Ex Tempore nella Galleria di Arte Contemporanea di Tiziana Severi a Rubiera, inaugurata a maggio di quest’anno, avrebbe dovuto concludersi il 9 luglio, mentre, visto il successo registrato, la titolare della Galleria di via Cesare Battisti ha prorogato l’allestimento fino a sabato 30 luglio. Matteo Galbiati, curatore della mostra, definisce così l’allestimento: «“Ex Tempore è un progetto espositivo completamente inedito che si basa su una precisa combinazione di opere che pur appartenenti a serie differenti di lavori e a varie tipologie di soggetti, trovano nell’insieme unitario della loro proposta, una concertazione reciproca nella fugacità del ri-velamento del loro essere immagini labili e non permanenti, logica conseguenza di quell’attitudine “scrittoria” dell’arte di Tentolini».
Si potranno visitare così alcune delle opere dell’artista casalasco esposte per l’allestimento reggiano e dove quel senso di «precaria stabilità e di fragilità vulnerabile che ammanta molta dell’arte di oggi» affiora nelle sue opere. Proprio su questo concetto si incontra la ricerca di Giorgio. Scavando e intagliando materie, di per sé stesse fragili e impalpabili, fa affiorare un segno che diviene figura, materialità corporale; tuttavia rimane “persa”, grazie al disfacimento dalla consistenza reale dei suoi soggetti, che tornano ad esistere soltanto nella lettura d’insieme nello sguardo umano. Questo dis-farsi rapidamente davanti alla nostra vista è accentuato anche dal mezzo “povero” – stratificazioni di nastro di carta – necessario e quasi indispensabile per fissare l’immagine. «Fissità e abbandono, perdita e appartenenza, ambienti di passaggio – prosegue il curatore – dominano il senso sotteso alla dinamica delle quattro serie di opere che compongono il ciclo presentato dall’artista in questa mostra: bambini, modelle, stazioni e fossili condividono, infatti, un processo in fieri di mutazione della loro essenza».
La mostra, come detto, prorogata fino a sabato 30 luglio p.v., si trova nella sede della Galleria d’Arte Contemporanea Tiziana Severi, in via Cesare Battisti 21 a Rubiera e seguirà i seguenti orari d’apertura da lunedì a venerdì 9.00-12.30 / 16.00-19.00, mentre giovedì e sabato 9.00-12.30 e rimane chiuso la domenica. Un altro allestimento dell’artista maggiorino è stato inaugurato sabato 16 luglio scorso a Capalbio, nella Maremma grossetana. Più precisamente, l’Associazione Culturale il Frantoio di Maria Concetta Monaci ha presentato una collettiva dal titolo I Materiali della Pittura, a cura di Davide Sarchioni e con la collaborazione di Beatrice Audrito.
Con il patrocinio del Comune di Capalbio, essa conta 14 artisti tra i quali Tentolini per l’appunto, Giorgio Bevignani, Lorenza Boisi, Agostino Bonalumi, Gianluca Capozzi, Dora Economu, Luca Grechi, Matteo Nasini, Valentina Palazzari, Daniele Papuli, Calixto Ramirez, Gino Sabatini Odoardi, Felipe Talo e Caterina Tosoni. La mostra aperta al pubblico fino a giovedì 15 settembre intende offrire uno spaccato assai articolato e vivace sui linguaggi dell’arte contemporanea, i quali sono accomunati dall’impiego del tutto originale di materiali eterogenei e inusuali utilizzati in applicazioni sfaccettate, che cercano di divenire forma e immagine, plastica e quadro.
Pur nella sorprendente varietà delle soluzioni inventive e dei materiali proposti, il progetto intende costruire un interessante itinerario visivo sull’idea della pittura, sulla sua centralità come genere inclusivo di altri linguaggi, anche nelle sue ibridazioni con la scultura, la fotografia o l’installazione. La collettiva sarà aperta tutti i giorni, eccetto il martedì, dalle ore 18.00 alle 23.00 in via Renato Fucini, 10 a Capalbio.
Infine, altre iniziative, che vedranno le opere di Giorgio Tentolini interessate in alcuni allestimenti, saranno a settembre a Brescia presso Colossi Arte Contemporanea, sul tema dei 400 anni della morte di Shakespeare e sempre a Rubiera per la mostra C9 arte a Corte, che quest’anno s’intitolerà LAND| Emilia curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei. Quest’ultima inaugurerà sabato 17 settembre alle 17.00 e si metteranno a confronto artisti affermati con altri emergenti nel contesto della Corte Ospitale della cittadina reggiana.
Tentolini affiancherà dunque Omar Galiani, il quale lavora su grandi ritratti in graffite. Per il progetto l’artista maggiorino sta ultimando la sua nuova opera Mesh, che si potrà ammirare durante l’inaugurazione a settembre e per tutta la durata della mostra. Occasioni sicuramente da non perdere, non solo per ammirare queste opere di un nostro concittadino, bensì anche perché Tentolini “commuove, affascina, conquista, interroga la sua arte che costella l’immaginario di un mondo”, e descrive rigorosamente l’esperienza del vissuto nel tempo ordinario dell’esistere delle cose e del loro fluire nelle storie di ciascuno di noi.
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